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Firenze punta sul risparmio energetico

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Il Comune di Firenze e Casa Spa hanno siglato l’accordo per l’avvio del programma sperimentale “Quanto consuma la mia casa” per misurare i consumi energetici di venti famiglie ed indicare le misure necessarie a ridurli

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

In Europa più del 40% del consumo finale di energia è riconducibile al settore residenziale e terziario e nel nostro Paese circa 28 dei 190 milioni di TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) consumate annualmente, sono riconducibili agli usi residenziali.
Il patrimonio edilizio italiano consta di 26,5 milioni di unità abitative, di cui 17,5 costruite prima del 1976, anno di entrata in vigore della prima legge (la 373) sul risparmio energetico nelle costruzioni edili e il dato attuale  registra la presenza di otto abitazioni su dieci con un consumo per riscaldamento superiore a 150 kWh/mq all’anno.
Tra i tanti problemi che affliggono l’Italia, quello del consumo energetico degli edifici è dunque un settore su cui porre attenzione ed è proprio da questo assunto che è nato il progetto “Quanto consuma la mia casa”, che Casa Spa sta già sperimentando dal 2011 su un campione di alloggi di edilizia residenziale pubblica.
«Casa Spa –ha sottolineato il presidente Luca Talluri- è attenta e impegnata a fondo su queste tematiche. Non solo siamo all’avanguardia nella realizzazione delle nuove case popolari costruite negli ultimi anni, ma anche nel recupero del patrimonio abitativo esistente, che può essere portato ad una classe energetica migliore senza eccessive spese».
Pochi giorni fa, il Comune di Firenze e Casa Spa hanno firmato fa un protocollo d’intesa per estendere il programma sperimentale “Quanto consuma la mia casa” a 20 famiglie fiorentine. L’accordo prevede di misurare i consumi energetici delle loro abitazioni per individuare poi le misure necessarie per risparmiare energia ed abbattere anche le spese della bolletta.
I dati dei consumi registrati saranno utilizzati dal Comune per la definizione del nuovo Regolamento Urbanistico e del conseguente Regolamento Edilizio, per le parti relative alle misure da adottare  sul risparmio energetico e l’efficienza delle abitazioni.
Le venti famiglie che aderiranno al programma di audit volontario, finanziato dagli assessorati all’Ambiente e all’Urbanistica, si aggiungeranno a quelli su cui sta già lavorando Casa Spa e concorreranno a migliorare l’efficienza energetica dell’intero patrimonio immobiliare del territorio fiorentino.
Gli edifici saranno selezionati per tipologia costruttiva ed epoca di costruzione, così da avere un quadro significativo del patrimonio abitativo della città; su questi verrà effettuata una diagnosi strumentale con certificazione energetica, per poi incrociare i consumi effettivi per riscaldamento e acqua calda sanitaria con le prestazioni dell’edificio.
Una volta individuati i parametri relativi alle caratteristiche energetiche dell’edificio, gli inquilini riceveranno una formazione che consentirà loro di mettere in pratica comportamenti  quotidiani adeguati ad ottenere un risparmio energetico e una  ottimale gestione degli impianti.
Con questi dati –segnalano dal Comune- sarà possibile proporre una casistica ragionata, tenuto conto del rapporto tra costi e benefici, di opere e interventi per l’innalzamento dell’efficienza energetica degli alloggi.
«L’amministrazione fiorentina, insieme a Casa Spa, è all’avanguardia in Italia sul tema del risparmio energetico –ha spiegato l’assessore all’Ambiente Caterina Biti– Da esperienze come questa, anche se limitata nei numeri, può scaturire un circuito virtuoso che coinvolge tutti i cittadini. Come mi piace ricordare, vorremmo che per acquistare o ristrutturare una casa si arrivasse presto a seguire gli stessi parametri di quando si sceglie un elettrodomestico: guardando non solo al prezzo ma anche alla classe energetica. Questo non solo per tutelare l’ambiente ma anche per abbattere i consumi e le spese dei cittadini; cosa non certo secondaria in questi tempi di crisi».
«Un approfondimento conoscitivo prezioso –ha aggiunto l’assessore all’urbanistica Titta Meucci– che ci consentirà di articolare le prescrizioni urbanistiche, per incentivare la trasformazione del patrimonio edilizio con livelli più elevati di efficienza energetica. In coerenza con questo obiettivo, ricordo anche che proprio in questi giorni, variamo un avviso che esonera dal pagamento del canone d’occupazione del suolo pubblico i cantieri relativi ad interventi di rifacimento delle facciate con contemporanea riduzione delle dispersioni termiche».