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ANTER: 16 settembre 2009 – Programma delle iniziative della Commissione Geotermia

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In data 10 settembre 2009, nella nuova sede operativa di Prato dell’ANTER, si è tenuta la riunione plenaria della Commissione Geotermia.

Fonte: ANTER.it

Autore: ANTER.it

La
Commissione composta da Ing. Fabio Minchio, Prof. Alessandro Sbrana,
Prof. Paolo Fulignati, Dott. Piero Tamburini, Franco Pinzaferri, alla
presenza di Antonio Rancati Coordinatore Nazionale ANTER ed all’Arch.
Cesare De Benedittis Responsabile della Commissione Sostenibilità, ha
svolto i suoi lavori ed ha impostato il corso della propria attività.

La
necessità di avere contatti tra la Commissione Sostenibilità e le altre
Commissioni è dovuta alla volontà dell’ANTER di mantenere un
collegamento tra le varie Commissioni e Gruppi di lavoro tematici, con
il Comitato Scientifico, e di istituzionalizzare un sistema di
conoscenze generali sulle energie rinnovabili e le loro applicazioni
supportato costantemente dagli Esperti di tutte le Commissioni.

Tale
condizione porterà allo sviluppo di tutte le possibili sinergie tra
ricerca, produzione, istituzioni e fruitori ove l’ANTER potrà divenire
valido punto di riferimento, mantenendo un elevato grado di corretta
informazione tecnico-scientifica.

La
Commissione Geotermia di ANTER ha deciso di strutturarsi suddividendosi
in due gruppi di lavoro: geotermia a bassa entalpia (pompe di calore
geotermiche), responsabile ing. Fabio Minchio, e geotermia a media-alta
entalpia, responsabile prof. Alessandro Sbrana e prof. Paolo Fulignati.

La
geotermia a bassa entalpia ha come oggetto di interesse principale gli
impianti geotermici con pompa di calore destinati alla climatizzazione
invernale ed estiva di edifici di qualsiasi tipologia.

In
particolare questi sistemi, accoppiati con impianti fotovoltaici,
possono consentire la realizzazione di un edificio il cui fabbisogno
energetico è completamente soddisfatto dall’energia autoprodotta. Si
tratta di impianti che nel Nord Italia stanno avendo da qualche anno un
importante sviluppo. La normativa in tale campo è in fase di sviluppo
in questo momento ed è all’ordine del giorno il dibattito sull’impatto
ambientale di questi sistemi durante la fase realizzativa e in
esercizio in siti caratterizzati dalla presenza di falde acquifere. La
commissione intende seguire con attenzione lo sviluppo della
legislazione a livello nazionale ma soprattutto regionale e provinciale
nonchè le attività del Geothermal Panel Europeo, attraverso proposte
attive, al fine di evitare che normative troppo restrittive pongano
vincoli non ragionevoli che possano frenare lo sviluppo della
tecnologia che è ad oggi il sistema in assoluto più efficiente dal
punto di vista energetico per climatizzare i nostri edifici.  La
tecnologia è inoltre poco conosciuta nelle Regioni del Sud, per questo
è opportuno promuoverla e farla conoscere adeguatamente ai cittadini.
Di grande importanza inoltre il suo inserimento esplicito nei
regolamento edilizi come tecnologia da promuovere attraverso incentivi
in volume o in riduzione degli oneri.

Una
campagna di sensibilizzazione dovrà essere fatta anche in relazione
alla attuale struttura delle tariffe elettriche che oggi, dopo
l’entrata in vigore della nuova struttura tariffaria dal 1° gennaio
2009, penalizzano ingiustamente i cittadini che adottano le pompe di
calore come sistema di riscaldamento. La proposta da valutare ed
eventualmente promuovere pubblicamente è la realizzazione da parte
dell’Autorità per l’energia di una tariffa dedicata ai possessori di
pompa di calore. Non è infatti sufficiente l’attuate disposizione
prevista dalla Delibera AEEG 348/07 che consente a chi ha una pompa di
calore di installare un contatore dedicato con tariffa “altri usi”, per
i vincoli che pone sul contatore esistente (massimo 3 kW ammessi) e per
le difficoltà e le complicazioni che il cittadino è costretto a
fronteggiare interfacciandosi con i gestori di rete.

Nell’ambito
della media-alta entalpia  particolare interesse deve essere posto per
le applicazioni a media entalpia per la produzione di energia elettrica
con centrali a ciclo binario che impiegano un fluido di lavoro
costituito da fluidi organici (ciclo Rankine) oppure miscele di acqua e
ammoniaca (ciclo Kalina), con eventuale abbinamento con eventuale
abbinamento di teleriscaldamento o tele raffreddamento in cogenerazione
o trigenerazione che nel nostro Paese non hanno mai avuto uno sviluppo
adeguato nonostante nel resto del mondo siano molti gli esempi di
applicazione. Questo tipo di centrali ha inoltre un impatto ambientale
molto ridotto poiché il fluido  non entra mai in contatto con
l’ambiente esterno e viene totalmente reiniettato nel sottosuolo. La
commissione si propone di sviluppare azioni adeguate per promuovere
questa tecnologia (in particolare impianti di potenza elettrica
compresa fra 250 kW e 5 MW), attraverso attività divulgativa e di
sensibilizzazione pubblica. Allo scopo ci si pone l’obiettivo di
produrre un documento guida in cui si illustrano sinteticamente le
opportunità derivanti da questi sistemi, la loro diffusione nel mondo
con l’obiettivo di portare in evidenza esempi di realizzazioni fatte in
altri Paesi ed evidenziando quelle che potrebbero essere le aree con un
potenziale di sviluppo in tal senso nel nostro Paese.