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Valdicecina: «Enel continui pure a investire. Ma occorre creare le condizioni»

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Presentare al Governo un serio progetto di sviluppo per far rientrare la Val di Cecina dentro ai confini dell’area di crisi semplice, così da bussare alle porte di Roma con in mano qualcosa di concreto per avviare nuove ipotesi di sviluppo industriale. E tentare nuovamente di intavolare nuove trattative con General Electric, la multinazionale che proprio qualche mese fa aveva stipulato un maxi protocollo milionario con la Regione Toscana senza prevedere un euro di investimento sul territorio.

Fonte: La Nazione, Cronaca di Livorno – Pagina Val di Cecina

Autore: La Nazione, Cronaca di Livorno – Pagina Val di Cecina

A fianco di idee che al momento restano solo embrioni e che vedranno la luce, chissà, forse in tempi biblici, rimangono in campo i progetti di lavori di pubblica utilità: la panacea di tutti i mali? Per carità. Si tratta solamente «di una soluzione tampone – ha ammesso il funzionario regionale Gianfranco Simoncini, ex asessore al lavoro, durante l’assemblea pubblica promossa a Saline dal Partito Democratoco sul tema del lavoro – per alleviare le difficoltà degli ex dipendenti Smith alla scadenza della mobilità. Ma dobbiamo creare nuove basi per lo sviluppo. Per questo, lavoreremo ad un progetto da presentare al governo per inserire questa zona nell’area di crisi semplice».
E dunque per chi vedeva nell’Enel un salvagente sicuro da lanciare per contrastare le crisi occupazionali lasciate dalla scure impugnata da Schlumberger, dovrà iniziare velocemente a ricredersi. «Si metta la società nelle condizioni di continuare a investire, perché qua è tutto fermo – è questo l’appello che il sindaco di Pomarance Loris Martignoni ha rivolto alla Regione Toscana, rappresentata a Saline di Volterra dai consiglieri democratici Alessandra Nardini e Andrea Pieroni – l’azienda continua a stipulare accordi da capogiro in tutto il mondo, cresce in ogni parte del globo ma proprio qui, dove la geotermia è nata e dove si è creato quel know how vincente, siamo impantanati in uno stallo preoccupante. Ed anche le aziende dell’indotto stanno iniziando a pagarne le conseguenze, penso alla Larderello Impianti o ad altre ditte che già meditano di ricorrere agli ammortizzatori sociali. Così, con investimenti a zero, non si può andare avanti, e stiamo ancora aspettando che si concretizzi il progetto di agganciare una nuova fetta di soldi del giro di affari delle commesse per riportarli in loco. La Regione inizi veramente a mostrare i muscoli – conclude il sindaco di Pomarance – perché la geotermia continui ad essere il motore economico della Valdicecina. Se venisse a mancare questo volano, il territorio andrebbe a picco».