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Una nuova trivella a caccia di vapore nelle viscere di Larderello

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Si buca vicino al torrente Possera, obiettivo 4mila metri Enel: quella parte di terreno è ancora inesplorata

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Pontedera

Autore: Vinicio Bibbiani

La trivella Massarenti 6000 è tornata
a bucare le visceri della terra vicino al torrente Possera, verso
Est. Qui, con il nuovo pozzo sulla postazione Gabbro 12, i tecnici
sperano di trovare vapore endogeno. La potente macchina ha
cominciato il nuovo foro agli inizi del mese di ottobre ed ha già
raggiunto una profondità superiore ai mille metri.

Tale attività fa seguito ai buoni
risultati produttivi ottenuti dal primo sondaggio, nella stessa
postazione, perforato fino alla profondità di 1500m, tre anni fa,
con le 50 tonnellate di vapore reperite e portate in produzione.

«Con questo nuovo pozzo – dicono
dall’azienda Enel – sfruttando la tecnologia della perforazione
direzionale, si vuol raggiungere la parte profonda del campo di
Larderello, ancora in gran parte inesplorato».

Il foro direzionale, tramite un
attrezzo, che nel gergo della trivellazione si chiama “tegola”,
permette di deviare lo scalpello di quei gradi minimi che a fine
della corsa (in questo caso quattromila metri di profondità),
porterà la punta rotante a seicento metri di distanza rispetto al
boccapozzo.

Se non ci saranno intoppi, i lavori di
perforazione si concluderanno indicativamente nell’arco di quattro
mesi.

«Questa attività – spiega Roberto
Parri, responsabile dell’esercizio degli impianti geotermici – va a
concludere un anno molto intenso per il settore geotermico di Enel
Green Power che ha visto tra l’altro la messa in esercizio delle
nuove centrali geotermiche “Nuova Sasso” e “Nuova Lagoni
Rossi”, e risultati eccellenti in termini di affidabilità di
funzionamento del macchinario con numerose centrali che hanno
superato un anno di esercizio senza blocchi».