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Un nuovo progetto di sviluppo dell’area geotermica

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Il presidente della Toscana Rossi: come per il laboratorio di Sesta “la geotermia diventi una leva per attrarre l’industria e non far morire i territori”

Fonte: Qui News Volterra.it

Autore: Qui News Volterra.it

“I 30 milioni che vengono dall’Enel bisogna cominciare a pensare a come spenderli per progetti di sviluppo che attraggano sul territorio investimenti e imprese, come abbiamo fatto qui con successo”. E’ il presidente della Toscana Enrico Rossi a lanciare questa sfida dal cuore della geotermia a partire dall’esempio positivo di Sesta Lab, il laboratorio per la prova di di turbine a gas che ha visitato ieri pomeriggio, 21 aprile, per inaugurare ufficialmente la proprietà della struttura acquisita dal Cosvig.

“Questa è un’esperienza ben riuscita, non era un’avventura di carattere assistenzialistico, ma è stato un investimento di politica industriale – ha spiegato Rossi a proposito del laboratorio – un investimento importante dei Comuni dell’area geotermica e della Regione per circa 17 milioni di euro in totale, ma è stato un investimento strategico: oggi il bilancio si chiude in positivo e questo laboratorio, dove si fanno prove, ricerche, dove c’è lavoro, ha un futuro perchè da tutto il mondo guardano a Sesta”. “Se ci sono progetti analoghi da sviluppare – ha aggiunto – la Regione è pronta a lavorare insieme con i Comuni e con il Cosvig" che li riunisce per la gestione dei proventi dell’Enel.

Dunque il Sesta Lab che sorge nel Comune di Radicondoli come un modello positivo da cui partire: “Cosvig e Regione devono usare anche quei finanziamenti che derivano dalla geotermia non solo per il mantenimento di questi territori che non possono essere abbandonati a se stessi, ma per progetti che portino ad uno sviluppo di tutta l’area nel lungo periodo”.

Uno sviluppo che passa dalla grande industria, secondo il presidente della Toscana “questi territori, che vivono anche di turismo, devono avere una prospettiva di carattere industriale perchè il turismo da solo non basta”. “Dobbiamo pensare insieme ad un progetto che attragga investimenti in settori industriali – ha affermato – altrimenti quest’area è destinata a perdere popolazione e giovani”. E qualcosa è stato fatto a partire dallo sconto sulla bolletta dell’Enel per le imprese dei territori geotermici annunciato da Rossi. 
Qui abbiamo questa risorsa, la geotermia, che qui è storicamente importante, ha dato lavoro, è stato uno strumento di civilizzazione ed emancipazione, poi la tecnologia ha comportato una crisi occupazionale – ha proseguito il governatore – adesso dobbiamo trovare una via di sviluppo compatibile con l’ambiente e con il paesaggio, ma capace di produrre servizi e attrarre imprese, che diano lavoro ai giovani affinchè non siano più costretti per lavorare ad andare a Pisa o a Siena e ad abbandonare queste bellissime realtà”.

La geotermia, dunque, può essere una “leva, uno strumento” per uno sviluppo nuovo dei territori geotermici di tutta la Toscana. “Ci sono tante cose che possiamo fare – ha detto Rossi – ad esempio costruire un distretto geotermico carbon free sarebbe un salto importante, ma c’è anche il settore agroalimentare e possiamo agire con agevolazioni e incentivi”.

“Se in futuro ce ne sarà la possibilità e io spero di sì – ha ironizzato il governatore uscente in rifermento alle prossime regionali – sediamoci intorno ad un tavolo e parliamone: parliamo del futuro di questo territorio e di una idea di sviluppo; impegniamoci insieme, chiamando a raccolta le menti migliori, le istituzioni, le imprese, la ricerca, i giovani”.