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Turismo, Amiata: Una stagione tutta da scoprire, e da assaggiare, con AmiatAutunno

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Dalla fine di settembre agli inizi di dicembre, una rassegna che si snoda lungo sette Comuni all’insegna del folklore e della bontà

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Castagne, marroni, funghi, vino e olio sono i frutti che una terra generosa come quella amiatina tiene in serbo per la prossima stagione, e non a caso il fil rouge di AmiatAutunno: una rassegna di appuntamenti dedicata ai prodotti tipici del Monte Amiata che attorno ai piaceri del palato riunisce ben sette Comuni, Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Castel del Piano, Castiglion d’Orcia, Piancastagnaio, Santa Fiora e Seggiano.

Dalla fine di settembre agli inizi di dicembre, gusto e tradizione si intrecciano, proponendo insieme ai gustosi prodotti tipici anche un ricco calendario di feste popolari che illuminano i borghi amiatini e rivelano paesaggi mozzafiato, ogni fine settimana.

Come illustrano i promotori della rassegna, sarà «l’olio il primo prodotto protagonista nel fine settimana del 23-24 settembre quando Montegiovi (comune di Castel del Piano) propone la “44° edizione della Sagra della Bruschetta”. Qui l’olivo ha trovato il suo ambiente ideale con una cultivar autoctona, l’Olivastra Seggianese. La visita ad uno dei frantoi tra Montegiovi e Montenero è obbligatoria così come la degustazione del “Montecucco DOCG”», un vino a base del rinomato Sangiovese locale; agli oli di Olivastra Seggianese è dedicata inoltre la “Festa Olearie”, in programma il 2 e 3 dicembre a Seggiano.

Castagne e marroni sono poi tra i grandi protagonisti di AmiatAutunno. Ad Arcidosso per due fine settimana (13-14-15 e 20-21-22 ottobre) si celebra con “Castagna in Festa”, un evento fatto «dalla gente: sono tante le associazioni di volontariato del territorio che collaborano alla buona riuscita, allestendo stand con prodotti a base di castagne e birra di castagne. Sono aperte anche le cantine nel centro storico mentre un ricco programma di spettacoli e concerti anima il paese dove si svolgono originali mercatini dell’artigianato e antiquariato».

Nato per celebrare la fine del raccolto della castagna e l’inizio della stagione invernale il 27, 28, 29, 31 ottobre e il 1 novembre a Piancastagnaio è invece «tempo di Crastatone. Il termine Crastatone deriva dal verbo dialettale “crastare”, ovvero l’atto di tagliare la castagna prima di metterla sul fuoco, da qui la “crastata” (caldarrosta).I chiassi delle Contrade diventano suggestivi percorsi tutto da scoprire: qui l’aria profuma di caldarroste e legna bruciata; cantine e locande offrono degustazioni e menù deliziosi prendendo per la gola i visitatori con specialità a base di castagne, monne, brodolose, vecchiarelle e suggioli. Mostre d’arte, artigianato e visite guidate arricchiscono la manifestazione». Il 4 e il 5 novembre, inoltre, AmiatAutunno si sposta a Santa Fiora «con la “Sagra del Marrone Santafiorese” dedicata ancora una volta alla pregiatissima castagna del Monte Amiata. Due giorni di degustazioni di prodotti tipici a base di castagne, visite guidate nei boschi di Santa Fiora e nei seccatoi, i luoghi tradizionali della lavorazione dei marroni». Guardando ai marroni, altro protagonista di AmiatAutunno sarà appunto la “Festa del Marrone”, che unisce gusto a folklore a Campiglia d’Orcia (comune di Castiglione d’Orcia), mentre la castagna sarà protagonista anche ad Abbadia San Salvatore, dove in due week end (6-7-8 / 13-14-15 ottobre) andrà in scena la “Festa d’Autunno”.

Infine, i funghi: il principe dell’autunno porterà occasione per far festa nei fine settimana del 7e 8 e del 14 e 15 ottobre a Santa Fiora, con un’altra “Sagra del Fungo” nelle giornate del 8, 14 e 15 ottobre a Vivo d’Orcia (comune di Castiglione d’Orcia). Un autunno tutto da scoprire, e da assaggiare, alle pendici dell’Amiata.