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Toscana, turismo geotermico: nel 2013 oltre 55.000 visite

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La geotermia toscana di Enel Green Power è da sempre una risorsa energetica a livello regionale e nazionale, ma è anche un patrimonio culturale e turistico.

Fonte: ENEL Green Power

Autore: Riccardo Clementi

La geotermia toscana di Enel Green Power è da sempre una risorsa energetica a livello regionale e nazionale, ma è anche un patrimonio culturale e turistico. A confermarlo sono i dati ufficiali 2013 sul turismo geotermico: nell’anno trascorso, infatti, il Museo della Geotermia di Larderello è stato visitato da circa 25.000 persone, mentre il Parco delle Biancane, il trekking geotermico lungo il sentiero “Geotermia & Vapore” da Sasso Pisano a Monterotondo M.mo, le manifestazioni naturali, le Centrali Aperte della stagione estiva, le terme etrusco romane di Sasso Pisano nel Comune di Castelnuovo Val di Cecina e la filiera agricola della geotermia hanno fatto registrare oltre 30.000 visite. Complessivamente, in Toscana il turismo geotermico tra le province di Pisa, Siena e Grosseto si attesta intorno alle 55.000 visite.
 Un risultato possibile grazie alla collaborazione tra Enel Green Power, Cosvig (Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche), Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili, Museo “Le Energie del territorio” di Radicondoli, Centro Visite del Parco delle Biancane di Monterotondo M.mo, Regione Toscana, Province geotermiche, Amministrazioni Comunali, Pro Loco e Associazioni dei territori geotermici che hanno lavorato molto sulla promozione e sulla cura degli itinerari di visita, facendo dei luoghi della geotermia un punto di riferimento per il turismo internazionale.
In Toscana Enel Green Power gestisce il più antico complesso geotermico del mondo e detiene il know how della geotermia che esporta in tutto il pianeta. Delle 32 centrali geotermoelettriche di Enel Green Power, 15 sono in provincia di Pisa, 9 in quella di Siena e 8 si trovano in provincia di Grosseto. I 5 miliardi e 301 milioni di KWh prodotti in Toscana corrispondono al consumo medio annuo di oltre due milioni di famiglie e forniscono calore utile a riscaldare circa 9.000 utenze nonché 25 ettari di serre, caseifici e ad alimentare una importante filiera agricola e gastronomica.
“Una delle nostre sfide – ha detto Massimo Montemaggi, Responsabile Geotermia Enel Green Power – è dimostrare come un’attività industriale per la produzione di energia da fonte rinnovabile sia compatibile e anzi promotrice di un importante indotto turistico. I dati confermano che siamo nella direzione giusta: insieme al Cosvig, alle Istituzioni e al tessuto sociale delle aree geotermiche vogliamo creare una vera e propria cultura della geotermia che connetta i settori energetico, culturale e turistico. Sono passati 100 anni ma la geotermia non li dimostra e ci stimola a insistere sulla via dell’innovazione e della valorizzazione delle terre geotermiche”.