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Sta per partire il cantiere Bagnore 4

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MONTE AMIATA Ormai è questione di giorni. Parte, a breve, nell’Amiata grossetana, la costruzione della nuova centrale geotermica di Bagnore 4, della potenza di 40 MW e che produrrà 310 GWh, divisa in due gruppi da 20 MW ciascuna, che saranno terminati, il primo, entro settembre 2014 e il secondo, entro dicembre 2014.

Fonte: Il Tirreno

Autore: Il Tirreno

Il calendario. L’avvio delle attività costruttive è previsto per febbraio – marzo 2013 (attività di predisposizione cantiere a cura di EdilCoop). Ottenuta, dunque, l’autorizzazione unica il 21 dicembre scorso, ultimo e definitivo ok dopo il lunghissimo iter autorizzativo, Enel Green Power ha illustrato il progetto l’altro giorno alle istituzioni locali (il presidente della Unione Comuni Amiata Grossetana, Franco Ulivieri, il sindaco di Santa, Fiora Renzo Verdi, di Arcidosso, Emilio Landi, di Piancastagnaio, Fabrizio Agnorelli, di Castel del Piano, Claudio Franci) e a circa 50 piccoli e medi imprenditori locali e rappresentanti di associazioni di categoria del territorio. Le attività. Ne è emerso un piano di azione, che con i suoi 123 milioni di euro di investimenti per la costruzione della nuova centrale, mette in moto un meccanismo tale da avere ricadute importanti sul territorio e da costituire una concreta occasione per il suo sviluppo e per il suo rilancio imprenditoriale: «Enel Green Power – afferma Massimo Montemaggi responsabile dell’area geotermica di Enel Green Power – lavorerà per questa opera e in futuro per la sua manutenzione, in maggior parte con le imprese locali. Una tale sinergia favorisce la nostra azienda, ma affina, di contro, anche la professionalità, il potenziale e la qualità lavorativa delle imprese stesse. Vogliamo che cresca in loco (e noi lo favoriamo) un’imprenditoria affidabile e rispondente alle necessità dell’opera. E’ sicuramente un passo in avanti per lo sviluppo di tutto il territorio». Le ricadeute economiche. Del milionario investimento previsto per il progetto Bagnore 4, si ipotizza circa il 35 % come potenziale ricaduta sull’Amiata, in termini di lavori edili, elettrici e meccanici e contributi ambientali. Ma quale sarà, in termini di stretta ricaduta economica il quadro che stabilisce il progetto? Compensazioni ambientali: 26 milioni di euro in dieci anni. Contributi connessi alla produzione: circa 1.000.000 euro all’anno. Ricaduta potenziale durante la costruzione: 15 milioni di euro nel triennio 2013 – 2015. Ricaduta connessa all’esercizio degli impianti: oltre mezzo milione di euro all’anno per forniture e servizi. 2 milioni e 600.000 euro ogni anno che si riverseranno in tutto il territorio: «Oggi – commenta Massimo Montemaggi – parte un’iniziativa che costituiscono una leva per lo sviluppo. Una scommessa per tutti». Volano per l’economia. Nell’immediato futuro, legato al calore che Enel potrebbe distribuire a costo pressoché zero ci sta il potenziamento di iniziative artigianali e industriali che possano utilizzare il calore nei settori agroalimentare, vivaistico, degli allevamenti; lo sviluppo di una filiera geotermica nel campo della manutenzione e realizzazione degli impianti e soprattutto il teleriscaldamenti per uso civile e alberghiero soprattutto, magari con iniziative sollecitate e indirizzate dalle stesse istituzioni. La nuova centrale e le novità. «Dei 500 impianti geotermici del mondo, questo è sicuramente il migliore». Massimo Montemaggi ne è certo. Bagnore 4 farà scuola. L’impianto abbattitore di ammoniaca che servirà sia Bagnore 4 che Bagnore3 è unico al mondo e con tutti gli interventi di ottimizzazione (interconnessione vapore e gas e regolazione/automazione) potrà ridurre l’emissione totale annua di ammoniaca portandola per entrambe le centrali a valori inferiori del 40% rispetto a quelli attuali della sola Bagnore 3. L’abbattitore di ammoniaca lavorerà a fianco degli Amis, due nuovi e uno già in funzione, che abbatteranno l’H2S arrivando addirittura sotto la soglia imposta dalla Regione, che pretende il 90%: «Presumiamo di toccare il 95%», afferma Montemaggi. Autocontrollo e allarmi. Ma la novità più interessante è il sistema “intelligente” di autocontrollo degli impianti, con allarme prima che l’evento dannoso si verifichi. E nuove anche le torri refrigeranti di nuova generazione, che dimezzeranno drift e rumore”. Infine saranno istallati altri 3 piezometri oltre i 3 già esistenti. Immediata comunicazione dei dati ambientali a Santa Fiora e Arcidosso e Piancastagnaio. Il progetto Bagnore 4, relativamente alla parte mineraria, prevede: perforazione di 2 nuovi pozzi produttivi; ripristino di 2 pozzi esistenti; perforazione di 2 nuovi pozzi reiniettivi; perforazione di 3 pozzetti piezometrici.