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Siena carbon free 2015: traguardo raggiunto

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Con due anni di anticipo, l’amministrazione provinciale senese ha raggiunto l’obiettivo di diventare un territorio “Carbon free” entro il 2015.

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

La Provincia di Siena ha presentato il 9 dicembre, i risultati del percorso di sostenibilità ambientale intrapreso dal 2006, con l’obiettivo di diventare la prima area vasta in Europa con un bilancio certificato delle emissioni a saldo zero entro il 2015. Obiettivo che la Provincia di Siena ha centrato in soli sei anni, primo territorio -in Italia e in Europa- a essersi dotato di un bilancio delle emissioni certificato da un ente terzo e ad aver raggiunto un saldo di riassorbimento di anidride carbonica del 102 %. A questo primato si aggiunge quello internazionale che vede la provincia di Siena tra le prime realtà ad aver rispettato, con ben sette anni di anticipo, gli obiettivi fissati dalla Direttiva Europea per il 2020 (-20% di emissioni climalteranti; + 20% di rinnovabili; + 20% di efficienza energetica).
I risultati sono stati presentati durante il convegno “ Siena carbon free: risultato raggiunto” che si è svolto nel Complesso Museale Santa Maria della Scala, rivolto agli amministratori pubblici ed esperti europei e nazionali del settore, a cui hanno preso parte anche il Ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, e il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.
I dati e il percorso che in soli sei anni hanno portato ad azzerare il bilancio territoriale delle emissioni climalteranti sono stati presentati da  Simone Bastianoni, professore ordinario di chimica dell’ambiente all’Università degli Studi di Siena, da Gabriele Berni, Assessore energia e ambiente e da Paolo Casprini, dirigente del Settore politiche ambientali della Provincia di Siena. Il punto di vista dell’Europa rispetto all’obiettivo raggiunto è stato portato da  Siegfried Zöllner, coordinatore Piani clima dell’International Council for Local Environmental Initiatives (Iclei).
L’amministrazione provinciale senese è stata la prima, in Europa a essersi dotata di un sistema di certificazione in grado di valutare in modo affidabile le prestazioni del sistema complessivo del territorio in riferimento alla riduzione delle emissioni e alla capacità di riassorbimento di CO2. Un percorso strategico che ha consentito, da un lato, di cogliere lo stato della situazione e, dall’altro, di valutare con lungimiranza la portata delle azioni future. Il bilancio delle emissioni, realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Siena, è certificato da un ente terzo, Rina Services Spa, secondo lo standard ISO 14064.
Attualmente è, inoltre, in fase di elaborazione la documentazione per il Sistema di gestione energia che porterà alla certificazione ISO 50001 per monitorare, controllare e migliorare in maniera sinergica le performance ambientali ed energetiche.
I cardini della strategia messa in atto dalla Provincia di Siena per centrare l’obiettivo “Siena Carbon Free” sono essenzialmente quattro: riduzione dei consumi energetici da fonti fossili, incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili, efficienza e risparmio energetico nelle strutture nuove e in quelle esistenti e gestione accorta dello straordinario patrimonio forestale (170 mila ettari di area boscata).
«Questo risultato –ha commentato il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini- pone Siena e tutto il suo territorio come realtà all’avanguardia in Europa sul fronte della sostenibilità. Un percorso che andrà avanti per raggiungere traguardi, ancora più ambiziosi, dal punto di vista della qualità ambientale. Attraverso un percorso innovativo siamo riusciti a raggiungere, in maniera scientifica, il saldo zero di emissioni di CO2 attraverso tappe che sono state monitorate ogni anno e che ci hanno permesso di anticipare di gran lunga gli obiettivi prefissati dalle autorità internazionali».
«Oggi Siena Carbon Free –ha continuato Bezzini- non è solo un progetto della Provincia di Siena ma rappresenta un modello di governance virtuoso, improntato alla sostenibilità ambientale, esportabile in qualsiasi realtà territoriale: da aree piccole fino a città metropolitane. Un modello di governance che si inserisce a pieno nel concetto di smart cities e smart communities. L’ambiente qui da noi non è solo patrimonio da tutelare e valorizzare ma è motore di crescita e di sviluppo, come dimostrano le start up che stanno nascendo sul territorio nella green economy e nell’innovazione ambientale»
Il Presidente della Provincia ha poi ringraziato tutti coloro che nell’amministrazione hanno lavorato per raggiungere questo obiettivo e anche  «la comunità senese che ha partecipato e contribuito, con piccole azioni concrete, a fare del nostro territorio un unicum di sostenibilità».
Dal 2006, data del primo bilancio di emissioni certificato, al 2011 le emissioni di CO2 in Provincia di Siena si sono ridotte del 20,1% ; i consumi di combustibili fossili (benzina, gasolio, gas naturale) sono diminuiti del 19,4% e la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile è aumentata del 22%,  con una quota di circa 80.000 MWh di energia rinnovabile ceduta alla rete elettrica nazionale.
La capacità di riassorbimento di CO2 è aumentata del 14%, raggiungendo nel 2011 una quota pari al 102% contro il 13% dell’Italia e il 6% dell’Europa.
Il miglioramento della capacità di riassorbimento è dovuto alle azioni di difesa nei confronti del depauperamento del patrimonio boschivo grazie all’attività antincendio, al consolidamento della superficie forestale e all’affinamento della metodologia di rilevazione delle superfici boscate.
La provincia riconosce che per le sue caratteristiche intrinseche,  il territorio senese è partito da una situazione avvantaggiata rispetto alla media italiana ed europea: grazie alla produzione elettrica da fonte geotermica riesce, infatti, a coprire quasi il 90% del fabbisogno elettrico e circa la metà del suo territorio è coperto da boschi.
Ma partendo da questo  contesto favorevole è indubbio che la Provincia ha saputo agire con un piano di azioni concrete e misurabili che hanno permesso riduzioni di emissioni per oltre il 20% e che hanno incontrato apprezzamento a livello internazionale, come testimoniano i numerosi riconoscimenti ottenuti negli anni e come è stato affermato anche nel corso della Tavola rotonda che ha chiuso il convegno.