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RISPARMIO ENERGETICO Incentivi del 55%: la Camera proroga l’ecobonus per tutto il 2011

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Licenziato il decreto di stabilità che ha reintrodotto le detrazioni per interventi di efficienza energetica sino al 2011

Fonte: KataWebNews

Autore: Saverio De Luca

Infissi, coibentazioni e pannelli solari termici: passano le detrazioni, ora al vaglio del Senato
È passata, dopo un sudato braccio di ferro, la proroga agli incentivi che prevedono la detrazione del 55% delle spese sostenute per la riqualificazione energetica. La Camera ha così licenziato il decreto di stabilità (ex Legge Finanziaria) dando la possibilità a famiglie e imprese di beneficiare del ‘bonus’ sino al 31 dicembre 2011, ma con delle modifiche.
A decorrere dal primo gennaio 2011, la convenienza dovrà essere misurata su una durata doppia, che limiterà di qualche punto percentuale l’entità effettiva del bonus; il valore della proroga, quantificabile in quasi 1,8 miliardi di euro, sarà infatti spalmato su 10 anni anziché 5.
Quella attuale è la quarta correzione in cinque anni di vigenza dell’incentivo: le rate erano 3 nel 2007, da tre a dieci (a discrezione del contribuente) nel 2008 e cinque nel biennio 2009 – 2010. Gli incentivi rappresentano un’importante occasione in termini di sostegno all’ambiente, all’occupazione e all’economia.
A parlare sono i numeri: i contribuenti, in 3 anni, hanno speso quasi 8 miliardi di euro per riqualificare il patrimonio immobiliare italiano, il più inquinante d’Europa. Questi investimenti hanno fatto conseguire un risparmio energetico di 4.400 GWh totali, che equivalgono a quasi un milione di tonnellate di anidride carbonica non emessa, ma non è tutto.
Secondo le stime, dalla proroga dell’ecobonus, il governo, nel 2011, recupererà 124 milioni di maggiori entrate dalla cosiddetta ’spesa indotta’ dei beni agevolati (pannelli solari, infissi ecc.). Tra gli interventi più gettonati le coibentazioni (infissi e pannelli isolanti a pareti e soffitti) e la sostituzione delle vecchie caldaie. Ma è possibile anche la riqualificazione globale dell’edificio e l’installazione di pannelli solari per l’acqua calda.
Ecco cosa significa in termini pratici. Per chi non dovesse riuscire ad effettuare il bonifico di pagamento entro il 31 dicembre 2010, verrà dimezzato l’importo da portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi 2012, vale a dire quella relativa ai redditi del 2011. Per una ristrutturazione del valore di 40.000 euro, ad esempio, si passerà da un rimborso di 4.400 euro annui ad uno di 2.200; a questo va aggiunta la crescita stimata dell’inflazione, destinata ad aumentare nei prossimi dieci anni e quindi la somma che tornerà nelle tasche dei contribuenti sarà più bassa in termni reali.
Tornando all’esempio precedente: applicando al rimborso della ristrutturazione costata 40 mila euro, un indice di 1,5 punti percentuali di aumento medio dell’inflazione, il recupero si ridurrebbe di 800 euro riducendo ad un effettivo 50,5 % il rimborso al quinto anno, sino a toccare il 47% nel decimo ed ultimo anno.
In ogni caso il bilancio resta positivo per governo e contribuenti. 
Facciamo un altro esempio pratico, prendendo i costi medi del 2008 per singolo intervento calcolati dall’Enea. Installare un impianto di pannelli solari per la produzione dell’acqua calda, ad esempio, costava mediamente 7mila euro e dava diritto a una detrazione fiscale del 55%, pari a 3.850 euro. Con una rateizzazione quinquennale del beneficio si potevano portare in detrazione 770 euro l’anno. Con le nuove regole, che spalmano l’ecobonus su dieci anni, si avrà diritto a un incentivo fiscale di 385 euro l’anno. Il risultato economico non cambia, ma allungare i tempi può scoraggiare i cittadini e rende meno appetibile lo sconto fiscale.
Da una parte, se la tendenza del 2010 dovesse ripetersi nel 2011 e quindi un ammontare di circa 240 mila richieste di ristrutturazione/riqualificazione energetica, a fronte di una spesa da parte del fisco di 1,8 miliardi di euro, le entrate dovrebbero attestarsi sui 3,5 miliardi di investimenti e di indotto.
Il contribuente, dal canto suo, può ora fare affidamento su una politica di incentivazioni che solo pochi giorni fa appariva come una chimera, inoltre i moduli per ottenere la detrazione sono ‘user friendly’ se compilati on line e non necessitano delle spiegazioni di un tecnico, possono essere consegnati al fisco in tempo reale e garantiscono una forte riduzione delle purtroppo comuni pratiche del lavoro nero assai frequenti in campo edilizio. Gli interventi di riqualificazione, inoltre, garantiscono una maggiore efficienza energetica, il cui risparmio si noterà concretamente sulle bollette di luce e gas.