Home Cosvig Regione Toscana: per sostenere la geotermia bisogna semplificare la burocrazia

Regione Toscana: per sostenere la geotermia bisogna semplificare la burocrazia

579
0
CONDIVIDI
La burocrazia blocca lo sviluppo delle energie rinnovabili in Toscana e la geotermia non è esente dal problema. Questa è l’opinione del vicepresidente della Regione Federico Gelli espressa al convegno “Energia geotermica: opportunità per le imprese” organizzato dalla Camera di commercio di Pisa, in collaborazione con Unioncamere Toscana.

Fonte: Greenreport.it

Autore: Greenreport.it

Gelli ha ribadito la posizione della
Regione in merito al “tesoretto” che si trova nel sottosuolo di
parte del territorio toscano: «Si deve essere capaci di operare per
uno sviluppo dell´attività geotermica, a condizione che vengano
assicurate le migliori forme di salvaguardia ambientale e impiegate
le migliori tecnologie esistenti». Secondo il vicepresidente
dedicare attenzione allo sviluppo della geotermia, significa favorire
lo start up di nuove attività di ricerca anche per moltiplicare gli
impieghi della risorsa sia nella produzione di energia elettrica, sia
nella produzione di energia termica a favore delle abitazioni, in
linea con i nuovi strumenti azionati, primo tra tutti la recente
legge sugli ampliamenti e sulla riqualificazione edilizia. Ovviamente
si può anche non essere d’accordo ma è logico, dal punto di vista
della Regione, stante la situazione e volendo sviluppare una vera e
propria industria delle energie rinnovabili, partire dal settore
geotermico. A patto che vi siano maggiori vantaggi per l’ente
pubblico, maggiori ricadute sul territorio, e minori impatti
ambientali. Nello stesso tempo è necessario non trascurare le altre
fonti rinnovabili che hanno notevoli margini di crescita. Investire
in tutto il settore significa creare nuove opportunità economiche,
produttive e occupazionali. Il vicepresidente della Regione poi si è
soffermato a lungo sui “blocchi” imposti dalla burocrazia, mal
sopportati in particolare dalle piccole imprese: «Mentre certi
passaggi onerosi sul piano amministrativo possono essere accettati e
sopportati per le grandi centrali, lo stesso non si può dire per i
piccoli impianti, quelli che, proprio a causa del minore impatto
paesaggistico ed ambientale, dovrebbero essere maggiormente
sostenuti- ha affermato Gelli- In questo senso lo sforzo della Giunta
regionale è quello di individuare le forme amministrative più
snelle ed efficaci per non limitare le aspettative delle imprese e
dei cittadini, riducendo tempi e costi della macchina burocratica»
ha concluso il vicepresidente.