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Qualità dell’ambiente urbano e presenza degli impianti geotermici sul territorio

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Dal nuovo rapporto Istat una panoramica sui comuni capoluogo che impiegano l’energia rinnovabile del sottosuolo

Fonte: GeotermiaNews.it

Autore: Redazione

L’ISTAT-’Istituto Nazionale di Statistica ha pubblicato il nuovo report Qualità dell’ambiente urbano, riportando così i risultati « dell’indagine Dati ambientali nelle città (rilevati per otto tematiche: Acqua, Aria, Eco-management, Energia, Mobilità, Rifiuti, Rumore, Verde urbano)». L’analisi si focalizza sui comuni capoluogo di provincia o città metropolitane presenti sul territorio, -un totale di 116 municipi- soffermandosi anche sul contributo dato dall’energia geotermica al miglioramento della qualità ambientale nelle nostre città.

A crescere è sia il numero delle amministrazioni «che investono nell’energia da fonti rinnovabili», che quello delle città «dotate di impianti di teleriscaldamento». In particolare, ammonta a 36 (contro le 31 del 2010 e le 27 del 2008) il numero delle città «dotate di impianti di teleriscaldamento». Teleriscaldamenti per la cui alimentazione «si utilizza quasi ovunque il gas naturale (35 città su 36), spesso in combinazione con altre fonti: rifiuti solidi urbani (in dieci città), biomasse (sei) ed energia geotermica (tre)».

Inoltre, 31 comuni capoluogo «hanno installato pompe di calore ad alta efficienza», definite come «dispositivi che utilizzano quali fonti termiche l’energia geotermica (il calore del sottosuolo o dell’acqua di falda) o il calore dell’aria esterna o dell’aria viziata (aria esausta)», e infine 17 sono quei comuni capoluogo proprietari «di impianti geotermici».