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Presentato il festival VolterraTeatro dedicato ai lavoratori

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IN UNO straordinario percorso d’arte attraverso luoghi «sospesi e vicini all’infinito», torna alla grande, dal prossimo 20 luglio, VolterraTeatro, proseguendo in quel solco, tracciato già da qualche anno, fatto di osmosi continua fra il carcere e l’esterno, secondo una formula unica al mondo che ha trasformato l’istituto di pena del colle in un’incredibile cittadella teatrale, abitata dalla sperimentazione artistica.

Fonte: La Nazione, Cronaca di Pisa – Pontedera

Autore: Ilenia Pistolesi

Si è tenuta a battesimo ieri, a Palazzo Strozzi a Firenze, la conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2015 della kermesse diretta da Armando Punzo, alla presenza dello stesso regista, del governatore Enrico Rossi, degli assessori Alessia Dei ed Ilaria Bacci e di una delegazione di operai di Smith Bits.

PROPRIO alla situazione «sospesa» della fabbrica di via Traversa, sarà dedicato il festival dei festival: l’evento di punta del progetto Pilade/Pasolini è atteso per il 25 luglio all’interno di un’architettura industriale che lascia senza fiato. Sul soffice pavimento lunare della salina, oltre settanta-cittadini attori si metteranno in scena insieme agli operai di Smith, per muovere un passo di sospensione e rivoluzione e raccontare, con le parole di Pier Paolo Pasolini, le derive del capitalismo industriale.

NELLO SPETTACOLO viene evocato il corteo delle Eumenidi guidato da Atena e si descrive come il boom economico, nuova rivoluzione della crescita repentina ed incontrollata, provochi lo sfaldamento e l’annientamento dell’esercito di Pilade.

Il progetto speciale curato da Archivio Zeta sui luoghi sospesi toccherà anche il camposanto vecchio di Montecatini, la Rocca Sillana, la Badia Camaldolese, il parco Fiumi e le fumarole di Sasso Pisano. E c’è grande attesa per il nuovo lavoro dei detenuti-attori della Compagnia della Fortezza, che quest’anno, dal 20 al 25 luglio, porteranno in scena, fra gli spazi del Maschio, il primo studio di «Shakespeare, Know Well», un viaggio nell’opera omnia e nei personaggi partoriti dalla mente del Bardo e che vuol scardinare quell’affresco umano che il poeta inglese ci ha lasciato in eredità. Un’umanità granitica, persa nelle sue trame, impossibilitata a trovare una via di uscita.

L’operazione radicale, di rottura, portata avanti da Punzo, guarderà ad interrompere questo meccanismo ordinario e soffocante, a riscattare l’essere umano dallo scacco dell’operosità, a sospendere il flusso.