Una preoccupazione unanime sui ritardi, cronici, che si stanno accumulando nell’applicazione del protocollo di intesa sottoscritto lo scorso autunno sulle ricadute occupazionali che derivano dalle attività della società: è quanto emerso da un faccia a faccia all’interno dell’osservatorio attività produttive fra i sindaci dei Comuni geotermici e le organizzazioni sindacali di Enel Green Power. «Proprio in vista dell’incontro che si terrà venerdì tra la società ed i Comuni geotermici, emerge una preoccupazione sui ritardi che riguardano il protocollo stilato sulle imprese locali – fa sapere il sindaco di Pomarance Loris Martignoni a nome dei sindaci dei comuni geotermici e dei sindacati – e su alcuni elementi di stridente incoerenza tra quanto disposto nel protocollo ed i comportamenti effettivi di Enel. Più in generale, abbiamo preso atto della necessità di una strategia comune fra istituzioni territoriali e sindacato, mirata ad assicurare, in futuro, un’adeguata presenza dell’azienda sul territorio, l’unità della geotermia in Enel ed opportune condizioni di crescita occupazionale sia all’interno dell’azienda che nell’indotto». Un indotto che, a detta del primo cittadino, «può rappresentare una risorsa di grande valore, a patto che siano rispettati gli obiettivi a suo tempo condivisi per valorizzare l’imprenditoria locale e stimolarne la crescita, in un contesto di maggiori certezze e condizioni di stabilità». Creare, dunque, un sistema razionale e trasparente in materia di affidamenti ed appalti: «E’ proprio su questo terreno che misureremo le nostre relazioni future con Enel».