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Per la Sicilia un futuro “sostenibile”

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Nom du fichier : DSC_0007.JPG Taille du fichier : 2.6MB (2760201 octets) Date : Ven, 3 mai 2002 9:17:44 Taille de l'image : 3008 x 1960 pixels RŽsolution : 300 x 300 ppp Profondeur en bits : 8 bits/canal Attribut de protection : DŽsactivŽ ID de l'appareil : N/A Appareil : NIKON D1X Mode de qualitŽ : FINE Mode de mesure : Multizones Mode d'exposition : PrioritŽ Ouverture Speed Light : Oui Distance Focale : 85.0 mm Vitesse d'obturation : 1/80 secondes Ouverture : F3.5 Correction d'exposition : 0.0 IL Balance des blancs : Auto Objectif : 85 mm F1.8 Mode Synchro-Flash : Premier Rideau DiffŽrence d'exposition : 0.0 IL Programme DŽcalable : Non SensibilitŽ : ISO400 Renforcement de la nettetŽ : Normal Type d'image : Couleur Mode Couleur : Mode I (sRVB) Saturation : 3 Contr™le Saturation : N/A Compensation des tons : Normal Latitude (GPS) : N/A Longitude (GPS) : N/A Altitude (GPS) : N/A
Affidato al Cnr il coordinamento dei fondi per progetti legati allo sviluppo del Mezzogiorno. L’Isola protagonista con diverse iniziative. Disponibili 50 mln in 3 anni per efficienza energetica, geotermia, pesca, agroalimentare, farmaci innovativi

Fonte: QdS.it

Autore: QdS.it

REGGIO CALABRIA – Parola d’ordine: sviluppo sostenibile. Sono stati presentati nei giorni scorsi nell’altra città dello Stretto, a Reggio Calabria, i progetti di ricerca per l’innovazione e lo sviluppo nel Mezzogiorno coordinati dal Consiglio nazionale delle ricerche e finanziati dalla Legge di stabilità 2010 con circa  50 milioni di euro in tre anni. 
Riguardano efficienza energetica, fonti rinnovabili, geotermia, pesca sostenibile, ‘Made in Italy’ agroalimentare e farmaci innovativi.
La ricerca nelle Regioni della Convergenza (quelle ex obiettivo 1) può fare la differenza. è quanto emerge dalle parole del presidente del Cnr Luciano Maiani: “La scelta del Governo di affidare al Cnr il coordinamento dei fondi per progetti legati allo sviluppo del Mezzogiorno ci inorgoglisce : sapremo svolgere questo compito forti dei nostri risultati di qualità internazionale e di una rete scientifica diffusa su tutto il territorio nazionale in modo capillare anche al Sud, attiva e in stretta collaborazione con università, enti di ricerca, industrie, istituzioni e tessuto sociale”.
A realizzare le idee sono i numeri: la rete di cui parla Maiani nel Sud conta 35 sedi principali di Istituti di ricerca, 72 sedi secondarie e 6 aree di ricerca, con 2241 unità di personale addette alla ricerca su 2522 totali. Alla Sicilia in questa operazione è riservato un ruolo di rilievo.
I progetti per l’innovazione e lo sviluppo nel Mezzogiorno coordinati dal Cnr contano su un investimento di 46,5 milioni di euro nel triennio di cui 15 nel 2010, 13,5 nel 2011 e 18 nel 2012.  Andiamo a vedere i dettagli.
L’istituto Cnr di Messina, insieme a quelli di Napoli, Bari, Padova e Parma, ad aziende motoristiche e di componentistica per impianti con fonti rinnovabili parteciperà al progetto ‘Efficienza energetica’ per lo studio e la realizzazione di un sistema di smaltimento dei rifiuti di piccola taglia e di un sistema di trigenerazione avanzato, con integrazione di fonti rinnovabili. Si prevede anche la realizzazione di sistemi di accumulo avanzati basati anche sull’utilizzo di celle a combustibile reversibili e la prototipazione di veicoli a impatto zero elettrico equivalente. Il progetto ‘Energia da fonti rinnovabili’ è focalizzato sulle tecnologie per il fotovoltaico di prossima generazione e sulle tecnologie per la bioproduzione di idrogeno attraverso processi economicamente e ambientalmente più convenienti.
Siglata la collaborazione degli Istituti Cnr (in Sicilia Ipcf Messina, Imm Catania, Ismn Palermo, in aggiunta a  Itm Cosenza, Nnl Lecc, Iccom Bari, , Icb, Ictp e Imcb Napoli) con imprese quali X Group, Tozzi Renewable Energy e Dyesol Italia, che mirano ad applicare a livello industriale i risultati di innovazione tecnologica.
‘Ambiente mare – Gestione sostenibile della pesca nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia’ è un progetto vuole definire il ‘sistema pesca’, fondamentale per l’economia della Sicilia e della Puglia, tramite tecnologie per la sua gestione sostenibile: si uniscono osservazioni dell’ambiente marino in tempo reale, informazioni dirette ai pescatori per la gestione dello sforzo di pesca, radar costieri per il monitoraggio di aree critiche. Cruciale in tal senso è la collaborazione della rete scientifica del Cnr – Iamc di Mazara del Vallo, Capo Granitola, Messina e Oristano, Ismar di Foggia e Isac di Lecce e Roma – con il Mipaaf, le cooperative di pescatori, le organizzazioni di categoria, le capitanerie di porto e gli assessorati regionali.
 

L’approfondimento. Iniziative nel settore farmaceutico e agroalimentare
La Sicilia risponde presente all’appello anche con riferimento al progetto “Conoscenze integrate per sostenibilità e innovazione del Made in Italy agroalimentare”, mirato alla conoscenza del patrimonio genetico di microorganismi, piante e animali, che sono alla base dei prodotti Made in Italy per migliorare la sostenibilità e la qualità della produzione agroalimentare.
Tra gli altri obiettivi e le azioni del progetto, anche una rete di diagnostica avanzata ed efficiente per la qualità, tracciabilità e sicurezza alimentare; nuovi prodotti e/o processi di interesse per l’industria alimentare e per l’interazione alimentazione-salute; comunicazione, informazione ed educazione con strutture pubbliche e attori del sistema produttivo.
Per la Sicilia collaborano gli istituti del Cnr di Palermo, e Catania. Infine ‘Genetica,  medicina predittiva, sviluppo di diagnostici e farmaci innovativi’. Sono le parole chiave del del progetto ‘FaReBio di Qualità’ (farmaci e reti biotecnologiche di qualità) che mira alla  identificazione di nuove molecole per la cura di tumori farmaco-resistenti, malattie ereditarie rare, patologie autoimmuni e sclerosi multipla e di integratori alimentari per la prevenzione su base scientifica delle malattie.
Tra le collaborazioni, gli Istituti Cnr di Sicilia, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Lombardia e un network esterno di collaborazioni con oltre 20 imprese, università e centri di ricerca in Italia e all’estero.