Home Cosvig Nuovo impianto di teleriscaldamento geotermico in Belgio

Nuovo impianto di teleriscaldamento geotermico in Belgio

472
0
CONDIVIDI
Pure nelle Fiandre un’iniziativa “centrali aperte”, anche se i pozzi ancora ancora non ci sono.

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Nonostante l’inizio dei lavori di costruzione dell’impianto di teleriscaldamento geotermico di Balmatt (sito industriale nei pressi di Mol, dipartimento di Anversa, Belgio) sia previsto solo alla fine di questo mese, l’istituto di ricerca VITO, incaricato di sviluppare il progetto, ha invitato la settimana scorsa la comunità locale ad una giornata informativa sullo stato dell’arte dell’investimento (circa 22 milioni di euro).

Un anno dopo la demolizione della torre di raffreddamento e dei camini della vecchia centrale Electrabel (con la conseguente bonifica del sito), la seconda fase operativa avrà inizio nel mese di agosto, con l’avvio delle perforazioni per il primo pozzo.

Oggetto dell’incontro un approfondimento sulle tempistiche e le modalità costruttive ed impiantistiche dell’impianto di teleriscaldamento che presto servirà la zona di Balmatt.

Circa 150 persone -tra cittadini e giornalisti della stampa regionale- hanno quindi accolto l’invito dei progettisti ed hanno visitato il sito.

Il progetto prevede l’utilizzazione di acqua calda -rilevata a profondità di pochi chilometri sotto la superficie- ai fini di produzione di energia temrica sia per usi domestici che industriali. In un primo tempo saranno solo gli edifici dell’Istituto di ricerca saranno collegate alla rete ma, in una fase successiva, verranno plausibilmente collegate le aziende circostanti e anche diverse utenze domestiche.

Per raggiungere questo obiettivo, quindi, nei prossimi giorni verrà installata una trivella, un impianto di perforazione alto 60 metri che creerà 2 pozzi fino ad una profondità di circa 4 km.

Una trivellazione a tali profondità rappresenta un progetto di ricerca unico nelle Fiandre. I risultati della perforazione esplorativa sono attesi entro il dicembre 2015 e saranno fondamentali per definire l’ulteriore corso di questo progetto pilota.

Gli aggiornamenti e i progressi dell’intero progetto, oltre che nella sezione apposita sul sito della VITO, sono visibili anche nella pagina dedicata su Facebook