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Nessun disboscamento per la centrale a biomasse

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Enel Green Power risponde alle accuse sul nuovo impianto: sarà alimentato con legno a terra che di solito non viene raccolto e usato come legna da ardere

Fonte: Qui News Volterra.it

Autore: Qui News Volterra.it

In riferimento ad alcune prese di posizione sulla centrale Cornia 2, nel Comune di Castelnuovo Val di Cecina, che per la prima volta al mondo integra geotermia e biomassa, Enel Green Power precisa che "l’impianto sarà rifornito solo con biomasse vergini di ‘filiera corta’, di origine forestale prodotte in un raggio di 70 chilometri calcolato in linea d’aria dalla collocazione dell’impianto". 

Questo si legge nella nota dell’azienda che risponde a quanti nei giorni scorsi avevano sostenuto che l’impianto a sarebbe stato alimentato dalle pinete di Marina di Grosseto e Principina, nel grossetano, per circa 40mila tonnellate di legno all’anno e temuto quindi il depauperamento delle pinete.

I lavori di cantiere si sono conclusi e la centrale entrerà in funzione a breve.

Per quanti riguarda l’alimentazione dell’impianto Enel spiega che "si tratta di legno a terra che di solito non viene raccolto per le operazioni collegate alla legna da ardere o comunque di biomassa prodotta da tagli che rientrano nel ciclo periodico di taglio dei boschi (di norma ogni 20 anni)". E "nel contesto di un’attività che non va assolutamente a intaccare il patrimonio boschivo esistente, nel pieno rispetto della normativa esistente in materia". 

Enel poi ricorda che "le biomasse vergini sono fonti assolutamente rinnovabili che nel caso specifico consentiranno un risparmio di CO2 pari a 17mila tonnellate annue".