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Navacchio alimentato a energie rinnovabili verso l’autosufficienza energetica

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Il progetto nasce da un accordo tra il Comune di Cascina e il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche, braccio operativo della Regione Toscana

Fonte: InToscana.it

Autore: Samuele Bartolini

Il distretto commerciale-industriale di Navacchio, in provincia di Pisa, sarà alimentato solo da energie rinnovabili: geotermia, solare termico, mini eolico e biomasse. O almeno verrà preparato uno studio di fattibilità per rendere il polo produttivo autosufficiente dal punto di vista dell’energia secondo una logica verde.
Questa l’intesa sottoscritta dal Comune di Cascina, competente per il territorio, e il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche (Cosvig), nato nel 1988 e oggi braccio operativo della Regione Toscana per la gestione della segreteria del Polo energia della Regione.
Come spiega l’assessore del comune Giorgio Catelani: "L’obiettivo è quello di creare un distretto capace di produrre in loco tutta l’energia di cui ha bisogno con un consistente risparmio sui costi da parte delle aziende".
IN COSA CONSISTE IL PROGETTO Si cerca di sviluppare un prototipo di telecondizionamento multifonte alimentato da solare termico, da un impianto a biomasse e da pompe di calore geotermiche.
L’energia sarà fornita da una discarica in fase di dismissione la cui fascia di rispetto può essere utilizzata per ospitare un impianto solare a concentrazione, due falde acquifere a profondità comprese tra i 40 e di 150 metri con temperature di 17-22 gradi che possono essere utilizzate per ricavare energia geotermica capace di far risparmiare 8.084 tonnellate di anidride carbonica emessa in atmosfera ogni anno e le superfici degli ampi parcheggi a servizio dei centri vendita e i tetti degli immobili commerciali possono ospitare impianti solari fotovoltaici.
Loredana Torsello, in rappresentanza di Cosvig, assicura che "tutta la piana di Pisa si presta ad essere sfruttata dal punto di vista geotermico e sono già in corso studi che cercano di stabilire quanto fabbisogno energetico può essere soddisfatto con il calore del sottosuolo".