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Lo sviluppo economico, sociale e ambientale una priorità per il Dpef 2011

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Nel documento di programmazione economica e finanziaria per il 2011 si ribadisce l’impegno nella riduzione della dipendenza da combustibili fossili e della produzione di gas climalteranti, attraverso l’incremento di produzione di energia da fonti rinnovabili

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

A fine luglio il Consiglio regionale della Toscana ha approvato il documento di programmazione economica e finanziaria per il 2011, predisposto dalla Giunta.

Un documento vi si legge che << contribuisce dunque ad un nuovo ciclo di programmazione

regionale nella consapevolezza delle difficoltà di contesto e della necessità di

riprendere un percorso di sviluppo economico sostenibile, a partire da alcuni principi che discendono dal Programma di governo. » ma che « introduce anche azioni di governo per il prossimo triennio, al fine di consentire una migliore responsabilizzazione ed allocazione delle risorse, sia sul livello politico che tecnico. »

Le analisi su cui poggia non danno un’immagine florida della Toscana, una condizione che dipende anche (ma non solo) dalla crisi economica complessiva e, si dice nel Dpef «mantenendo l’attuale status quo, anche in una fase di futura ripresa, (la regione ndr) avrebbe comunque uno sviluppo insufficiente per rimanere nel novero delle migliori regioni d’Europa»

Il governo regionale guarda però al futuro e se – si afferma nel Dpef- «la Toscana così come le altre Regioni italiane, non può ambire a invertire da sola il ciclo economico» …«può e deve ricreare le condizioni strutturali per uno sviluppo economico, ambientale e sociale sostenibile che le permetta di agganciare e cavalcare la ripresa con l’ambizione di divenire entro il 2015 un modello in Italia e in Europa. »

Quindi «in risposta alla crisi la Toscana crede che lo sviluppo economico, sociale e ambientale sia LA PRIORITA’ da affrontare per assicurare alle generazioni presenti e future il benessere conquistato dalle generazioni passate.» Un obiettivo che viene declinato in una serie di principi che ispirano l’azione di Governo regionale e che – si dice- saranno ulteriormente sviluppati nel nuovo Piano regionale di sviluppo. Tra le politiche che vengono elencate come quelle da perseguire sono comprese quelle volte a Promuovere uno sviluppo sostenibile e rinnovabile rafforzando la spinta verso la green economy come opportunità per rilanciare la ripresa, in stretto rapporto con i caratteri del patrimonio territoriale toscano, anche attraverso la trasformazione dei modelli di produzione e consumo, il recupero di efficienza e la modernizzazione del sistema produttivo. »

Un progetto che non può prescindere dallo sviluppo delle energie rinnovabili.

«La Regione – si legge infatti – proseguirà il proprio impegno nella riduzione della dipendenza da combustibili fossili e della produzione di gas climalteranti, attraverso l’incremento di produzione di energia da fonti rinnovabili. Per il raggiungimento di questo obiettivo le politiche industriali regionali dovranno saper orientare la riconversione o la nascita di nuove imprese impegnate nella produzione di energia o di componenti necessari a tal fine.»

Per proseguire questo impegno la Regione intende « realizzare un distretto energetico della costa» con l’obiettivo «di creare un polo strategico che sia nel contempo leader nella produzione energetica da rinnovabili, unendo alla produzione geotermoelettrica, unica in Italia, quella derivante dallo sfruttamento della fonte solare, eolica e da biomasse, e destinatario di importanti impianti e infrastrutture energetiche. Nel distretto saranno messe a sistema la ricerca e il mondo imprenditoriale, stimolando la produzione di impianti per la produzione di energia da rinnovabili, la riconversione delle centrali elettriche inquinanti e la bonifica dei siti industriali dismessi. Partendo dall’individuazione fisica di questo distretto e favorendo la sinergia tra diversi comparti economici sarà quindi possibile delinearne non soltanto i contorni geografici, ma anche gli elementi di forte caratterizzazione e sviluppo».