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Le energie rinnovabili motore della Toscana

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La proposta di un Polo tecnologico nazionale delle energie rinnovabili per sviluppare azioni concrete a sostegno delle imprese che vogliono investire

Fonte: Qui News Volterra.it

Autore: Qui News Volterra.it

"I provvedimenti del Governo nazionale e regionale sull’economia sono la premessa e la condizione per la crescita della Toscana, ma affinché siano realmente efficaci è necessario accelerare su alcuni specifici settori, così che sia assicurata una reale competitività del sistema economico". A sostenerlo è Ivan Ferrucci il quale annovera fra gli ambiti di lavoro di sicuro interesse, con la riorganizzazione dei distretti e dei poli tecnologi, la costruzione del Polo tecnologico nazionale delle energie rinnovabili".

"La nostra Regione, grazie al contributo della geotermia e agli investimenti fatti negli anni per la valorizzazione delle energie rinnovabili, avrebbe le carte in regola per realizzare questo progetto – spiega –  Il Piano regionale ambiente e energia, approvato pochi mesi fa, può essere un’ottima base di partenza per sviluppare ulteriori azioni concrete a sostegno delle imprese che vogliano investire nel settore, e cogliere le grandi opportunità offerte dai fondi europei 2014-2020, dando così realmente alla green economy un ruolo strutturale, facendone un asset di sviluppo sostenibile, auspicabile per il futuro delle nostre comunità, trasversale ad ogni investimento economico e produttivo".

"Ottenere nuovo valore economico e sociale significa compiere scelte coraggiose in tempi brevissimi – sostiene Ferrucci – I servizi di base per le imprese, penso alla gestione dell’energia, dei trasporti, dell’acqua e dei rifiuti, devono andare speditamente verso una necessaria riorganizzazione e semplificazione, che guardi almeno alla dimensione regionale della governance". "Solo così è possibile avere risorse adeguate da investire, sviluppare innovazione e ricerca, assicurare stabilità e calmierazione tariffaria in ambiti tanto strategici e indispensabili per lo sviluppo d’impresa – prosegue – facendo da stimolo alle aziende, quelle già insediate e quelle che potrebbero scegliere di insediarsi a fronte di condizioni competitive, abbattendo i costi indiretti, a fronte di nuovi investimenti e dinamismo tecnologico".