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La Svizzera investe sulle energie rinnovabili

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Lo ha deciso il Consiglio nazionale affrontando le prime modifiche alla legge federale sull’energia nell’ambito della strategia energetica 2050, che prevede un progressivo abbandono dell’energia nucleare.

Fonte: Rinnovabili e territorio

Autore: Redazione

Per compensare il progressivo abbandono del nucleare, in futuro si dovrà ricorrere maggiormente a fonte energetiche rinnovabili e risparmiare sui consumi privati. La  decisione arriva  dal Consiglio nazionale elvetico nella discussione avviata per affrontare le prime modifiche alla legge federale sull’energia nell’ambito della strategia energetica 2050.
Ma per raggiungere gli obiettivi previsti è necessario investire maggiormente nelle energie rinnovabili e per questo motivo è stato deciso di aumentare la voce “supplemento rete” in bolletta dagli attuali 1,5 centesimi per KWh a 2,3. I proventi ottenuti con il “supplemento rete” andranno in un fondo destinato a finanziare la copertura dei costi per l’immissione in rete di energia elettrica  rinnovabile ottenuta dal solare, eolico e biomassa.
Per la consigliera federale Doris Leuthard “i 100 franchi al massimo che pagheranno le famiglie ogni anno sono un buon investimento per lo sviluppo delle capacità energetiche all’interno del paese”. “L’ulteriore sviluppo delle fonti rinnovabili – ha sottolineato la Leuthard – ci permetterà inoltre di ridurre la nostra dipendenza dalle importazioni di elettricità”.
Gli obiettivi fissati dal Consiglio nazionale prevedono una produzione di 4.400 GW/h di elettricità prodotta con energie rinnovabili entro il 2020 e almeno 14.500 GWh entro il 2035, invece dell’obiettivo più ambizioso di 6500 GW/h nel 2020 e 20.500 GW/h nel 2035 proposto dalla coalizione rosso-verde.
La Camera ha poi deciso di rimpiazzare l’attuale sostegno all’immissione di corrente rinnovabile nelle rete – basato sulla remunerazione a copertura dei costi per l’immissione in rete di energia elettrica – con un sistema premiante che favorisca i produttori che rispettano maggiormente i bisogni del mercato.
Il sistema intende incoraggiare quei produttori che immettono energia nelle rete quando ve ne è bisogno, come negli orari di punta del mezzogiorno per esempio, e permettere ai gestori degli impianti di generare elettricità ai costi di produzione.
Il Consiglio ha anche previsto degli obiettivi di risparmio energetico introducendo valori di riduzione sui consumi individuali pari al 16% rispetto al livello del 2000 entro il 2020 e del 43% entro il 2035. In merito al consumo di elettricità medio per persona e per anno, il progetto governativo prevede una riduzione del 3% rispetto al livello del 2000 entro il 2020 e del 13% entro il 2035.