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La Svizzera insiste con il teleriscaldamento geotermico

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Dopo il fallimento di Basilea, continuano a susseguirsi in Svizzera progetti per lo sfruttamento del calore terrestre

Fonte: Casa e Clima.com

Autore: Casa e Clima.com

Con circa 16.000 nuovi impianti installati all’anno, la Svizzera è il paese con la più alta densità di installazioni geotermiche al mondo. Attualmente però, a causa della carenza di centrali, lo sfruttamento dell’energia geotermica per la produzione di energia elettrica non è molto diffuso.

Il progetto "Deep Heat Mining"
Per risolvere questo problema, la Confederazione Elvetica nel 2004 aveva avviato il progetto "Deep Heat Mining" a Kleinhüningen, un quartiere di Basilea, che prevedeva la costruzione di un impianto da 3 MW di potenza elettrica e 20 MW di potenza termica. L’impianto doveva essere in grado di fornire energia elettrica a circa 10.000 abitazioni e energia termica a circa 2.700 abitazioni. Questo progetto è stato però sospeso all’inizio del 2007 per ragioni di sicurezza in seguito ad alcune piccole scosse di terremoto, causate forse proprio dalle profonde perforazioni, fino a 5 km, richieste da questo tipo di impianto.

Nuovi progetti
Si potrebbe pensare che la Svizzera dopo questo spiacevole episodio abbia rinunciato alla costruzioni di nuove centrali, ma non è così. Diversi, infatti, i progetti nati in questi anni. Tra le maggiori città svizzere troviamo Zurigo e Ginevra. La prima vorrebbe utilizzare la geotermia per approvvigionare l’ospedale pubblico Triemli, mentre la seconda, con uno stanziamento di 200 milioni di franchi, prevede di fornire calore ed elettricità a 10.000 abitazioni entro il 2020.

Approvata la centrale geotermica di San Gallo
Infine, proprio in questi giorni è stata approvata dal Consiglio Comunale della città di San Gallo la costruzione di una centrale geotermica che necessiterà di 159 milioni di franchi per le trivellazioni, la costruzione e la rete di riscaldamento. Su questo progetto i cittadini si pronunceranno il 28 novembre. Gli scavi, previsti a 4.500 metri di profondità, dovrebbero permettere all’acqua calda presente di fornire calore a metà delle abitazioni della città.