La Regione Toscana è al lavoro da mesi per varare una nuova legge – attualmente all’esame del Consiglio regionale – incentrata su una “geotermia 2.0”. Tale normativa dovrebbe consentire – nelle intenzioni dei promotori – di sottoporre la coltivazione di questa fonte rinnovabile naturalmente presente nel sottosuolo a criteri di sostenibilità ancora più stringenti rispetto agli attuali, che già oggi non delineano criticità: ridurre al massimo le emissioni inquinanti in atmosfera (prevalentemente ammoniaca, mercurio, acido solforico e boro) e gli impatti paesaggistici degli impianti, favorire sia il recupero del calore sia quello della CO2…(continua)