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La geotermia italiana al 2020, secondo il Gestore dei Servizi Energetici

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Dal GSE un nuovo studio sulle prospettive delle fonti energetiche rinnovabili in Italia

Fonte: GeotermiaNews.it

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Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha pubblicato un nuovo studio nel quale analizza gli scenari al 2020 per la green economy italiana, osservandone in particolar modo il versante energetico. Quanti saranno i nuovi impianti alimentati da fonte energetica rinnovabile installati, e a fronte di quali investimenti? Nel rispondere a questo complesso quesito il Gestore si sofferma anche sul settore geotermico.

Al riguardo, secondo lo scenario di riferimento tracciato dal GSE al 2020 sarà concluso il periodo di incentivazione di alcuni impianti FER-elettrici attualmente incentivati: la geotermia perderà incentivi per 553 GWh che andranno “a scadenza”, guadagnando al contempo incentivi per nuovi 385 GWh, con un saldo negativo di -168. Nonostante il calo degli incentivi, però, il GSE stima che il contributo offerto dalle risorse geotermiche al mix elettrico nazionale continuerà a crescere nei prossimi anni: dai 6.185 GWh del 2015 (lo 0,44% dei consumi finali lordi totali di energia) ai 6.570 GWh del 2020 (0,46%).

Per quanto riguarda invece le FER nel settore termico, lo scenario di riferimento del GSE stima per le pompe di calore alimentate da fonte geotermica un contributo nel 2020 pari al valore 2015 (0,1 Mtep).