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Itw Lkw accanto a Legambiente e Kyoto Club per discutere di geotermia come sviluppo

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“La progressiva sostituzione delle fonti fossili – dispendiose e inquinanti – attraverso la produzione di energia da fonti rinnovabili è oggi possibile grazie agli importanti progressi dell’innovazione tecnologica.

Fonte: Orvieto News

Autore: Itw Lkw Geotermia

"La progressiva sostituzione delle fonti fossili – dispendiose e inquinanti – attraverso la produzione di energia da fonti rinnovabili è oggi possibile grazie agli importanti progressi dell’innovazione tecnologica. La geotermia è stata protagonista di questa rivoluzione, tanto che, a livello internazionale, l’utilizzo del calore della terra a profondità e temperature ridotte (bassa e media entalpia) è ormai una buona prassi largamente diffusa.
Questo è il tenore del dibattito a livello globale. In Italia, il Governo ha recentemente inserito la geotermia di nuova generazione tra le fonti strategiche di interesse nazionale. Non solo. Le maggiori organizzazioni ambientaliste, accanto alle imprese e alle istituzioni, sono impegnate in un confronto allargato su come la geotermia a media e bassa entalpia possa contribuire ad un nuovo modello di sviluppo industriale. L’obiettivo comune, su cui si sta ragionando, è in altre parole la costruzione di una piattaforma energetica sostenibile, distribuita e a emissioni zero.
Non a caso, ITW LKW siederà accanto a Legambiente, Kyoto Club e ai rappresentanti di istituzioni e partiti, in occasione del Convegno “Speciale Geotermia, il futuro a emissioni zero è già qui”, in programma a Roma il prossimo 31 marzo. È prevista la presenza, tra gli altri, del Ministro dell’Ambiente Galletti.
Mentre a livello nazionale il dibattito sembra avere acquisito, come dato condiviso, la valenza strategica della nuova geotermia, a livello locale alcuni interlocutori restano immobili sul proprio ‘no’. È recente notizia la contrarietà del Consiglio Comunale di Castel Giorgio alla realizzazione di impianti a bassa, media o alta entalpia.
Una presa di posizione che non incide sull’effettiva realizzazione dell’impianto pilota, in fase avanzata di autorizzazione presso il Ministero dello Sviluppo Economico avendo superato il vaglio di minuziosi controlli di impatto ambientale. Si tratta, tuttavia, di un indirizzo che colpisce in ogni caso, perché fa di tutt’erba un fascio, rispetto ad opzioni tecnologiche assolutamente diverse e non aiuta i cittadini nel formarsi una opinione laica e scientificamente fondata, rispetto alle possibilità di sviluppo per il proprio territorio".