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Industria e geotermia, un matrimonio sbocciato 200 anni fa in Toscana

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L’8 maggio 1818 Francesco de Larderel dava inizio all’attività geotermica per usi chimici, cui sono seguiti quelli energetici. L’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR ne celebra i primi due secoli di storia, guardando al futuro

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

La geotermia rappresenta l’energia termica immagazzinata nel sottosuolo del nostro pianeta, una fonte rinnovabile da sempre di grande interesse per l’uomo: in media la Terra rilascia ogni giorno un equivalente energetico pari a 33 miliardi di TEP, circa tre volte l’attuale domanda primaria mondiale.

L’uomo è attratto da questa fonte inesauribile fin dalla preistoria, mentre nell’area mediterranea i primi a impiegare l’energia geotermica a fini terapeutici e ricreativi – attraverso i bagni termali – furono i Greci, gli Etruschi e i Romani.

Ma l’era industriale ha una storia molto più recente: inizia per l’esattezza l’8 maggio 1818, in Toscana.

Fu Francesco de Larderel – poi diventato “per meriti industriali” Conte di Montecerboli per editto del Granduca di Toscana Leopoldo II che battezzò altresì in suo onore “Larderello” la località dell’agglomerato urbano ed industriale – a dare inizio all’attività geotermica per usi chimici, che di fatto aprì l’era industriale della geotermia, per quasi un secolo caratterizzatasi con l’estrazione di boro destinato prevalentemente per il settore farmaceutico, a cui seguì nel 1904 l’accensione delle prime lampadine grazie all’intuizione del Principe Ginori Conti, che (sempre in Toscana) dette il via alla produzione di energia elettrica da geotermia, una fonte di energia rinnovabile che da allora ha tagliato sempre nuovi record di produzione.

Tanto che oggi Enel Green Power conta 34 impianti geotermici tra le province di Pisa, Siena e Grosseto per una produzione di quasi 6 miliardi di KWh pari ad oltre il 30% del fabbisogno regionale. Il know how sviluppato nei secoli in Toscana ha consentito inoltre di realizzare impianti geotermici in Nord America, in Cile e di sviluppare progetti in altre parti del mondo.

Per celebrare questo importante anniversario l’Istituto di Geoscienze e Georisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IGG-CNR), in collaborazione con Enel Green Power – oltre al patrocinio di Unione Geotermica Italiana (UGI), Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche (CoSviG), Consiglio Europeo per l’Energia Geotermica (EGEC) e Rete Geotermica, oltre alla partecipazione della DGS-UNMIG del Ministero dello Sviluppo Economicoha organizzato Geo200: il 7 e 8 maggio tra Pisa e Larderello si sono sviluppati approfondimenti sulla storia, sugli sviluppi e sulle prospettive di sostenibilità e innovazione della geotermia, in Toscana e non.

«Sono trascorsi 200 anni – commenta Massimo Montemaggi per Enel Green Power – ma questa vecchia ed elegante signora che è la geotermia mantiene uno spirito giovane grazie alla sua costante vocazione all’innovazione e alla sostenibilità. L’eccellenza tecnologica del settore geotermico consente di percorrere strade innovative e di ottimizzare costantemente l’attività su tutti i fronti, dall’efficienza degli impianti ai processi di digitalizzazione fino all’inserimento ambientale».