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In Toscana ci sono sei Comuni 100% rinnovabili, grazie alla geotermia

Nell’analisi di Legambiente spiccano come gli unici ad aver già raggiunto quest’obiettivo in tutta l’Italia del centrosud

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Nell’analisi di Legambiente spiccano come gli unici ad aver già raggiunto quest’obiettivo in tutta l’Italia del centrosud


In Italia, secondo l’ultimo dossier sulle Comunità Rinnovabili elaborato da Legambiente, sono presenti almeno 1,35 milioni di impianti da fonti rinnovabili, distribuiti in tutti i Comuni italiani per una potenza complessiva di 60,8 GW, ma di questi appena 1,35 GW sono stati installati nel 2021 tra idroelettrico (+82 MW rispetto al 2020), eolico (+354 MW) e fotovoltaico (+541 MW), con  geotermia e bioenergie sostanzialmente ferme.

«I numeri raccolti dalla nuova edizione del rapporto si confermano drammaticamente insufficienti per affrontare il caro bollette e l’emergenza climatica, per liberarci dalla dipendenza dall’estero – spiega Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – È il momento di cambiare registro per risolvere l’incomprensibile ostracismo di uffici ministeriali, Regioni, Comuni, Sovrintendenze, comitati cittadini e di alcune sigle ambientaliste perché le famiglie, le imprese e il Pianeta non possono più attendere».

Ma nonostante le rinnovabili italiane avanzino a passo di lumaca, in Toscana resiste un nutrito avamposto di Comuni 100% rinnovabili: quelli censiti da Legambiente sono sei, tutti geotermici.

Si tratta dei Comuni di Castelnuovo di Val di Cecina (PI), Monterotondo Marittimo (GR), Monteverdi Marittimo (PI), Montieri (GR), Pomarance (PI) e Santa Fiora (GR).

Un risultato eccezionale se si pensa che sono questi gli unici Comuni certificati da Legambiente come 100% rinnovabili in tutta l’Italia del centro e del sud.

Anche allargando lo sguardo al nord si resta comunque all’interno di un perimetro ristrettissimo, perché in tutto il Paese i Comuni 100% rinnovabili sono solo 40.

Un esempio particolarmente prezioso da seguire per tracciare a livello nazionale la rotta della transizione energetica verso le fonti rinnovabili, che nel nostro Paese – come nel resto d’Europa – si sta facendo sempre più prioritaria per sfuggire agli shock economici (e non solo) legati alla crisi climatica e all’import di combustibili fossili.