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In arrivo la nuova normativa tecnica per la gassificazione delle Biomasse

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Aperta la consultazione online fino al 14 settembre per proporre modifiche e integrazioni alla bozza proposta, nell’ambito dell’inchiesta pubblica dell’UNI

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Con l’inizio del 2015 si sono concluse le attività di revisione della norma dedicata agli impianti per la produzione e l’utilizzo di gas da gassificazione da biomassa combustibile ad opera della CT 904 “Biogas da fermentazione anaerobica e syngas biogenico” del CTI (Comitato Termotecnico Italiano). Com’è noto, la gassificazione è una delle più comuni tecnologie di conversione energetica della biomassa. Tuttavia, come hanno fatto notare alcuni attenti osservatori, non sempre le informazioni disponibili -sopratutto su Internet- possono dirsi accurate, alimentando, sovente, l’idea che si tratti di un sistema rischioso e pericoloso per la salute dei cittadini.

Per dissipare queste paure e fugare i dubbi ecco il progetto di norma dell’UNI (l‘Ente nazionale italiano di normazione)  intitolato: Impianti produzione e utilizzo gas da gassificazione di biomassa combustibile”. Il progetto di normativa tecnica è pubblicamente consultabile a questa pagina. La norma intende definire le modalità di classificazione, i requisiti, le regole per l’offerta, l’ordinazione, la costruzione e il collaudo degli impianti per la produzione e l’utilizzo di gas da gassificazione di biomassa combustibile destinati alla produzione in sito di energia elettrica e/o termica.

Il documento tecnico, da intendersi come strumento normativo atto ad agevolare la contrattazione tra committente/acquirente e fornitore della tecnologia, trova applicazione nel processo di acquisto e realizzazione di un impianto. Per tali ragioni, la norma è destinata principalmente a istituti bancari, produttori di tecnologia, società di progettazione e, dal momento che richiede specifiche procedure ai fini della tutela della salute umana e della salvaguardia dell’ambiente, la norma è di sicuro interesse anche per i comuni cittadini.

Nell’ambito quindi dell’inchiesta pubblica dell’UNI, fino al 14 settembre 2015 sarà possibile formulare osservazioni, commenti e suggerimenti, utilizzando l’apposito modulo online. Trascorso il periodo di pubblica consultazione, la commissione di esperti – incaricata della redazione – procederà all’emanazione della prima versione della norma. Le procedure interne dell’UNI prevedono che la prima versione della norma rimanga in vigore durante un periodo di “rodaggio” di due anni. In base ai risultati che si osserveranno, la norma potrebbe venire migliorata mediante una seconda edizione, oppure lasciata tale quale, oppure sostituita con una norma diversa ritenuta migliore, ad esempio un’eventuale norma EN oppure  ISO.