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Impianto solare, terreno cercansi

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Il comune di Prato ha pubblicato un bando per cercare un terreno su cui realizzare un impianto di solare termodinamico in collaborazione con l’Enea

Fonte: La Nazione, Cronaca di Prato

Autore: GIACOMO BINI

IL COMUNE cerca un terreno su cui realizzare un impianto solare-termodinamico in collaborazione con l’Enea. Per questo l’amministrazione comunale ha emesso un bando che invita i privati che fossero interessati a proporre, entro il primo luglio prossimo, terreni di loro proprietà adatti ad ospitare l’impianto. L’unico requisito richiesto è la superficie: da 20mila a 40mila metri quadrati. Saranno preferiti i terreni dove ci siano già edifici da recuperare o riqualificare e che siano vicini a zone abitate che potrebbero essere servite da un teleriscaldamento alimentato con l’impianto. Il termodinamico è una tecnologia di avanguardia nell’ambito dello sfruttamento delle energie rinnovabili. Ideato dal premio nobel Carlo Rubbia, il sistema consiste nell’usare l’energia solare attraverso una serie di specchi e nel mantenere alte le temperature anche di notte grazie all’apporto di sali minerali. Un impianto collocabile su un terreno grande come un campo di calcio può produrre per produrre due giagwatt ora di energia elettrica in un anno, pari al consumo di metà del paese di Montale, e un megawatt di energia termica. Il pregio maggiore di questa tecnologia è di essere del tutto pulita e sicura, priva di impatto ambientale e molto più produttiva rispetto al normale impianto fotovoltaico. Oltretutto il solare-termodinamico è in grado di riciclare una parte dei rifiuti raccolti in modo differenziato come i tagli dell’erba e l’organico oppure i residui della lavorazione del legno nell’attività forestale. Interessanti quindi sono le prospettive anche dal punto di vista economico ed occupazionale.
Attualmente è in corso lo studio di fattibilità da parte dei tecnici dell’Enea in collaborazione con il Comune. L’Enea valuterà i vari terreni disponibili sul territorio montalese, per questo è necessario conoscere la disponibilità dei privati a impegnare il proprio terreno per ospitare l’impianto. Lo studio di fattibilità dovrebbe concludersi entro il mese di luglio, dopodiché si passerà alla fase realizzativa.
L’iniziativa di lanciare Montale in questa tecnologia, attualmente presente in Italia in un solo impianto a Siracusa, è dell’assessore all’ambiente Lisa Taiti e del tecnico Francesco Pascucci, consulente del Comune per le politiche ambientali.