Home Cosvig Il Vietnam cerca l’indipendenza energetica e si affida anche alla geotermia

Il Vietnam cerca l’indipendenza energetica e si affida anche alla geotermia

420
0
CONDIVIDI
Gran parte del fabbisogno energetico proviene dalle centrali nucleari cinesi

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Il Vietnam soffre della mancanza di energia elettrica: anche le principali città subiscono spesso blackout e non di pochi minuti, il buio totale può durare anche l’intera giornata.

La gran parte delle strutture di servizio, gli ospedali o gli alberghi, i ristoranti, gli esercizi pubblici sono dotati di generatori, ma la maggioranza delle abitazioni invece sono sprovviste di sistemi alternativi. Tra l’altro l’energia costa e gran parte del fabbisogno di energia elettrica è soddisfatto grazie all’importazione energetica dalla Cina, che la produce con le centrali nucleari cedendo il proprio surplus agli stati confinanti, come il Vietnam.

In Vietnam vi sarebbero anche risorse rinnovabili: sole, vento, acqua, maree, geotermia non mancano, quello che manca sono le imprese in grado di investire.

Il potenziale di energia solare è, infatti, elevato e anche il gas naturale è abbondante. Ma nonostante la ricchezza di risorse endogene rinnovabili il profilo energetico del paese è ancora proveniente per circa il 25% dal petrolio, il 20% dal carbone, il 36% da biomassa il 10% dall’energia idroelettrica e l’11% dal gas naturale.

Quindi manca energia elettrica rinnovabile e un servizio più efficiente in grado di sostenere uno sviluppo sostenibile del Paese, che sta comunque lavorando per ridurre le emissioni di gas ad effetto serra.

Nell’arco degli ultimi dieci anni la Banca Mondiale ha lavorato molto con il governo vietnamita con risultati evidenti: da quando è iniziata la collaborazione, la distribuzione (e quindi l’accesso all’elettricità nel paese) è aumentata passando dal 50% del 1996 al 97% del 2011.

Di recente la Banca Mondiale ha firmato con il governo del Vietnam il finanziamento di un progetto per l’efficienza energetica e di ammodernamento della distribuzione dell’energia elettrica, in modo che gli utenti del paese possano essere facilmente raggiunti.

Il progetto riguarda la costruzione e il rafforzamento delle reti di distribuzione di energia elettrica, l’introduzione di tecnologie smart grid nella distribuzione e nell’assistenza tecnica come nella costruzione di impianti di capacità per l’Autorità di Regolamentazione dell’Energia Elettrica del Vietnam (ERAV) e per le cinque società elettriche (NPC, CPC, SPC, HCMPC e HHNPC) per sviluppare tariffe elettriche efficienti e efficaci programmi di controllo della domanda di energia. Il costo totale del progetto è di 800 milioni di dollari e la Banca Mondiale contribuirà con un fondo da 449 milioni e 30 milioni di dollari provenienti dal Clean Investment Fund (CTF) per supportare l’implementazione di tecnologie smart grid.

Adesso il Vietnam ha annunciato anche la costruzione di un impianto geotermico da 25 MW che sarà il primo ad essere realizzato nel paese asiatico, che ha un potenziale geotermico stimato attorno ai 400 MW.

L’impianto geotermoelettrico sarà realizzato nel distretto della provincia di Quang Tri Dakrong, zona rurale che si trova nella parte costiera centro-settentrionale del Vietnam, in cui vivono circa 31.000 persone.

La tecnologia impiegata sarà quella delle rocce calde secche (Hot Dry Rocks o HDR); una tecnologia mineraria per estrarre il calore dalle rocce calde che si trovano quasi ovunque ad una certa profondità sotto la superficie terrestre.

In queste rocce calde viene pompata acqua attraverso un pozzo di iniezione, che quindi si surriscalda e genera vapore.

In superficie, il calore utile viene estratto per generare potenza e la stessa acqua viene rimessa in circolo per estrarre più calore.

L’impianto geotermico può funzionare 24 ore al giorno senza essere influenzato dalle condizioni atmosferiche e questo significherà per il distretto rurale avere a disposizione energia elettrica sufficiente ad evitare i blackout.

Il costo del progetto è stato valutato in 46,3 milioni di dollari.