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Il riciclo virtuoso della CO2 “geotermica”

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Prende vita il primo esperimento al mondo d’integrazione di due processi produttivi, energia geotermica ad alta entalpia e anidride carbonica. Succede in Toscana dove Enel Green Power e Lampo Greengas hanno stretto l’accordo che porterà alla realizzazione un impianto di recupero del diossido di carbonio naturale

Fonte: La Repubblica.it

Autore: Rinnovabili.it

Sentire parlare di emissioni di CO2 legate alla geotermia potrebbe suonar strano. La produzione di energia dal sottosuolo terrestre è per definizione una modalità pulita e rinnovabile per rispondere ai fabbisogni termici ed elettrici. Ma forse non tutti sanno che nei sistemi geotermici i fluidi che vengono re-immessi nel ciclo, contemporaneamente al loro sfruttamento, trascinano con sé anidride carbonica, idrogeno solforato, metano, boro, mercurio e arsenico. Emissioni in certo senso “ambientalmente sostenibili”, trattandosi di gas incondensabili formatosi a seguito di reazioni che avvengono nel sottosuolo e, che indipendentemente dall’attività di estrazione, darebbero comunque luogo ad emanazioni spontanee dal terreno.

In Italia però c’è chi pensato bene di sfruttare questo particolare per dar vita ad un ciclo produttivo integrato e virtuoso. E’ il caso di Green Power e Lampo Greengas che hanno firmato recentemente un accordo per il “riciclo” della CO2 in uscita dalla centrale geotermica di Valle Secolo, a Larderello (120 MW di potenza). Attualmente, è già in fase di realizzazione la tubatura che trasporterà l’anidride carbonica, già deprivata da mercurio e idrogeno solforato, dalla Centrale di Enel Green Power al nuovo sito industriale che la recupererà, immagazzinerà e la distribuirà sul mercato per molte applicazioni, dal settore alimentare e delle bevande al trattamento acque, dalle serre alla surgelazione e inertizzazione. Nel dettaglio il progetto prevede di riuscir a recuperare 50.000 tonnellate di anidride carbonica l’anno con la possibilità di ampliare ulteriormente la produzione fino a 100.000 t/anno di CO2.

“L’utilizzo di flussi emissivi da impianti già esistenti e contenenti CO2 destinata ad essere emessa in atmosfera costituisce una scelta dai contenuti ecologici importanti, da preferirsi alla perforazione di nuovi pozzi di estrazione anidride carbonica dal sottosuolo – ha osservato Armido Guareschi di Lampo Greengas – l’impianto di Lampo Greengas rappresenta una novità nel campo del recupero della CO2, perché la combinazione di tecnologie esistenti sarà progettata in modo innovativo per risolvere tecnicamente ed economicamente le criticità specifiche insite nella natura e composizione del gas geotermico. Alla presentazione dell’accordo avvenuta ieri presso la sede della regione Toscana è intervenuto anche l’assessore regionale alle attività produttive Gianfranco Simoncini. Esprimo grande soddisfazione – ha detto l’assessore Simoncini – per un progetto che coniuga innovazione, riqualificazione ambientale e occupazione, tre obiettivi fondamentali soprattutto in un periodo difficile qual è quello che stiamo vivendo. La competitività oggi e la capacità di difendere la propria posizione si basano sulla qualità: qualità del capitale umano, qualità dell’innovazione e qualità nel creare sinergie e mettere in pratica ipotesi nuove. Quello che abbiamo presentato stamani costituisce un caso di scuola, da sviluppare ulteriormente e da riproporre per altri settori industriali della Toscana”.