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Il percorso della Cina da fanalino di coda a leader nella questione ambientale

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La Cina ha mostrato di avere non solo la motivazione, ma anche i mezzi per capitalizzare sull’attuale transizione economica e assicurare un sostanziale progresso “verde” nei prossimi anni

Fonte: QualEnergia.it

Autore: Helen Wong

La Cina ha una tradizione di cambiamenti repentini.

Nel giro degli ultimi dieci o venti anni, il paese più popoloso del mondo è diventato il principale mercato per le autovetture e per le vendite online, il maggiore esportatore e la maggiore fonte di emissioni di carbonio. Quindi non dovrebbe essere una sorpresa che la Cina sia ora diventata leader anche nel campo degli investimenti nell’ambiente.

La Cina sta spendendo miliardi in energia pulita, promuovendo l’uso di veicoli elettrici, investendo in infrastrutture a basse emissioni per le sue città in rapida crescita e ampliando le opzioni di finanziamento “verde”.

Gli sforzi per la decarbonizzazione e la green economy cinese permeano l’intero tessuto economico del Paese: sebbene mirino a contrastare l’inquinamento e il cambiamento climatico, essi devono anche collimare con l’obiettivo di Pechino di portare l’economia a creare maggior valore, potenziando le industrie locali che realizzano prodotti ad alta tecnologia e i posti di lavoro ad alto valore che queste generano, e aprendo la strada per un’espansione economica più sostenibile, equilibrata ed ecologicamente consapevole.

Questi sforzi sono inoltre coerenti con il ruolo sempre più centrale della Cina nell’economia mondiale e con la sua crescente volontà di esprimersi su questioni globali. (continua)