Home Geotermia News GeotermiaSì: un bilancio dopo quattro anni di mobilitazione

GeotermiaSì: un bilancio dopo quattro anni di mobilitazione

«Rinnoviamo ancora una volta la nostra disponibilità ad appoggiare le istituzioni dei territori geotermici e tutte le iniziative atte a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati»

1146
0
CONDIVIDI

«Rinnoviamo ancora una volta la nostra disponibilità ad appoggiare le istituzioni dei territori geotermici e tutte le iniziative atte a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati»


Dopo quattro anni di attività, il movimento GeotermiaSì è oggi il principale gruppo di riferimento composto da cittadini attivi nel sostegno della principale fonte energetica rinnovabile presente in Toscana, la geotermia.

Nonostante abbia trascorso metà della propria vita facendo i conti con la pandemia, oggi «la nostra chat – documentano dal movimento – conta oltre 250 partecipanti ed include, oltre a normali cittadini, anche personaggi molto qualificati del mondo politico, produttivo ed istituzionale mentre la nostra pagina Facebook si è attestata a quasi 6000 adesioni. Consideriamo queste cifre, dopo quattro anni di attività e tutte le vicissitudini trascorse, risultati non di poco conto, da consolidare e rafforzare».

Con la consapevolezza che i principali obiettivi che hanno portato alla formazione di GeotermiaSì restano ancora da conquistare: «Gli obiettivi che ci eravamo prefissi al momento in cui ci siamo costituiti, per primo quello del ripristino degli incentivi alla geotermia industriale, sono ancora lì da raggiungere, come ancora poco è dato sapere rispetto ad un altro tema che diventa sempre più pressante man mano che ci avviciniamo alla scadenza del 2024, quello del rinnovo delle concessioni».

Eppure qualcosa inizia a muoversi, ad esempio grazie al rinnovato interesse sorto attorno alla geotermia toscana dopo il workshop scientifico organizzato a Larderello da Enel Green Power, che ha chiamato a raccolta esperti dal CNR all’Università di Pisa, dal Politecnico di Milano all’Università “La Sapienza” di Roma, a RINA Consulting.

Un workshop che ha portato convincenti prove scientifiche in merito alle neutralità climatica della coltivazione geotermica, spianando nuovi orizzonti per l’impiego della risorsa.

«Sempre in occasione del convegno di Larderello – aggiungono da GeotermiaSì – l’assessora Monni oltre a riaffermare con decisione il ruolo centrale della geotermia per la transizione ecologica a livello regionale ha anticipato i risultati dello studio epidemiologico condotto in Amiata da ars Toscana negli scorsi anni (il cosiddetto “studio InVetta”) sostenendo come l’impatto sanitario dovuto alla geotermia sia da considerarsi senz’altro compatibile con tutti i parametri di riferimento previsti. Un’altra buona notizia che fa chiarezza su anni di fake news e bUGIe più o meno interessate. Dopo tutto ciò riteniamo che sia quindi senz’altro arrivato il momento di agire e di passare, a livello politico ed istituzionale, ad atti concreti».

Su questo fronte, l’attività di GeotermiaSì è rimasta costante nonostante le varie difficoltà: «Lo abbiamo fatto a partire dalla prima manifestazione a Larderello il 1 dicembre 2018 e poi con quella storica a Santa Fiora di poche settimane dopo, e con quella indetta delle imprese del settore a Pomarance nel marzo del 2019, oltre che divulgando materiale scientifico degli enti preposti allo studio della geotermia (ARS, ARPAT, INGV, CNR e altri), inviando documenti e memorandum alle istituzioni sia a livello locale, regionale che nazionale ma soprattutto presenziando a tutti gli eventi che avevano come tema centrale lo sviluppo dell’energia geotermica».

Dopo il nuovo, positivo clima inaugurato dal workshop di Larderello, ora l’auspicio è quello di una crescente unità d’intenti e di azioni tra i cittadini dei territori geotermici e le istituzioni che li rappresentano.

«Nonostante il periodo difficile che stiamo attraversando – concludono infatti da GeotermiaSì – rinnoviamo ancora una volta la nostra disponibilità ad appoggiare le istituzioni dei territori geotermici e tutte le iniziative atte a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. Infine stiamo apprezzando molto il rinnovato interesse che alcune amministrazioni locali sono tornate a manifestare in questi giorni verso le questioni aperte in geotermia e per questo oltre ad auspicare una ritrovata unità istituzionale vogliamo rinnovare, primi tra tutti ai sindaci dei Comuni geotermici ed ai loro collaboratori, ma anche a tutti i cittadini interessati, l’invito di entrare a far parte di GeotermiaSì. È possibile aderire attraverso la nostra pagina Facebook o contattando i coordinatori del gruppo. Vogliamo sottolineare nuovamente l’importanza di questa adesione, che non comporta nient’altro se non l’impegno, ma anche la possibilità concreta, di contribuire, attraverso una discussione e confronto costruttivi, al cammino da fare tutti insieme per raggiungere obiettivi comuni, che a questo punto riteniamo essere ancora impegnativi ma non più impossibili».