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Geotermia: si parte. La Comunità studia il sottosuolo di valle

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In questi giorni Guido Redolfi , assessore della Comunità di valle (energia, all’edilizia pubblica, agevolata ed eco-sostenibile), inizia ad illustrare nelle giunte comunali della Valle di Sole il progetto di ricerca delle potenzialità geotermiche del territorio.

Fonte: Comunità Domani

Autore: L’Adige

La Comunità ha approvato una convenzione con il Dipartimento di geoscienze dell’università di Padova, il cui primo obiettivo è quello di valutare se, e dove, il sottosuolo della Valle di Sole può essere più convenientemente sondato alla ricerca dell’energia geotermica, fonte rinnovabile e «pulita» già utilizzata in varie zone del Trentino.
«Raccogliendo i dati che sono disponibili – spiega Redolfi – verrà definito un database esteso al territorio di tutti i comuni della valle. Con la collaborazione dei Comuni si arriverà quindi a disporre di una mappatura di ciò che è conosciuto, al fine di decidere successivamente dove realizzare i sondaggi in profondità, anche a 140 metri nel sottosuolo, per ricavare energia che può essere utilizzata ad esempio alle Terme o in una piscina».
La seconda fase, che dipenderà dalla mappatura, dovrà essere finanziata con altri fondi. Redolfi stima che le prove nel sottosuolo richiedano un investimento di oltre 200mila euro. L’utilizzo della risorsa geotermica, nel Trentino, è rivolto principalmente a riscaldare gli edifici. In Valle di Non vi sono alcuni esempi e dal 2009 – viene spiegato nel sito Web del Servizio geologico della Provincia – «sono in vigore le normative che regolamentano la realizzazione di impianti geotermici a circuito chiuso e una cartografia che ne vincola la collocazione in virtù di principi di tutela idrogeologica».
Gli impianti geotermici per riscaldamento sono formati da scambiatori di calore (sonde geotermiche) posti in profondità, da pompe di calore per far risalire l’energia e a distributori del calore negli spazi che vengono riscaldati. Con il calore del terreno si può anche produrre acqua calda sanitaria e d’estate il processo può essere inverso, sottraendo calore dagli ambienti e realizzando un  raffrescamento naturale. L’energia geotermica è rinnovabile e non produce emissioni, richiede energia elettrica per il funzionamento ma ha costi gestionali convenienti. Ora su tratta di capire cosa serba il sottosuolo della Val di Sole.