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Geotermia, Salute, Toscana: Basosi:«Nel nostro studio nessuna evidenza di rischi per la salute umana legati alla geotermia»

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Dopo l’intervista pubblicata su GeotermiaNews, il professore torna ad affrontare il significato della ricerca “Environmental impact of electricity from selected geothermal Power Plants in Italy” con il Consiglio Europeo per l’Energia Geotermica

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Professore emerito di Chimica fisica e già Prorettore all’Energia presso l’Università di Siena, nonché Rappresentante italiano permanente nel Programma Energia di Horizon 2020, Riccardo Basosi vanta nel suo curriculum la pubblicazione di oltre 270 studi su chimica ed energia, attraverso i quali ha contribuito (anche) ad approfondire gli impatti ambientali legati alla coltivazione della geotermia.

Tra questi, è in particolare lo studio del 2014 (poi parzialmente aggiornato nel 2015) “Environmental impact of electricity from selected geothermal Power Plants in Italy” ad essere frequentemente citato anche al di fuori dell’ambito accademico, oggetto di interpretazioni contrastanti legate soprattutto al contesto del monte Amiata in Toscana: quali sono gli impatti ambientali delle centrali geotermoelettriche presenti nell’area, che attualmente impiegano tecnologia flash? È possibile (oltre che auspicabile) ridurli?

Questi sono i quesiti puramente scientifici cui ruota attorno la ricerca firmata da Riccardo Basosi insieme a Mirko Bravi ormai quattro anni fa.

Per contribuire a chiarire modalità d’analisi e significato dei risultati emersi dallo studio, Basosi ha rilasciato nel settembre scorso un’intervista a GeotermiaNews.

Nel mentre, nell’ambito del Parlamento europeo, il suo studio è stato portato a sostegno da alcuni eurodeputati nel presentare importanti emendamenti volti a regolamentare in modo nuovo lo sviluppo dell’energia geotermica all’interno dell’UE.

In seguito a queste novità, il Consiglio Europeo per l’Energia Geotermica ha rilanciato sulle proprie pagine l’intervista concessa a GeotermiaNews dal prof. Basosi, aggiornata alla luce delle novità emerse dal Parlamento UE.

«Non conosco i dettagli di questa azione politica – ha aggiunto dunque Basosi – L’unica cosa che posso dire sull’utilizzo del mio studio al proposito è che non ho alcun mezzo per controllare il modo in cui viene citato, anche quando è fatto in modo parziale o errato. Il vero problema è che la citazione è spesso fuorviante, dal momento che sono a favore dello sviluppo dell’energia geotermica e credo che, finora, solo un’attenzione inadeguata alle questioni ambientali stia ostacolando il suo sviluppo. Questo è il motivo per cui il mio gruppo di ricerca sta ancora portando avanti le analisi e, si spera, saremo in grado di presentare altri studi di tipo LCA (Life Cycle Assessment) su questo argomento nel prossimo futuro. L’abuso del mio articolo da parte di un partito politico non è approvato da me e questo dovrebbe essere ovvio dato che, nello studio, non mostriamo alcuna evidenza di rischi per la salute umana dovuti all’energia geotermica. Non sono un epidemiologo e, come ho scritto in molti articoli e interviste (soprattutto a livello nazionale), non intendo dare ai miei studi alcun significato tossicologico, ma solo trovare un modo più pulito per utilizzare una fonte di energia rinnovabile».