Home Cosvig Floramiata dichiara il fallimento

Floramiata dichiara il fallimento

859
0
CONDIVIDI
L’azienda serricola più grande d’Europa licenzia i suoi 200 dipendenti mentre col sequestro dei libri contabili si apre, di fatto, il fallimento

Fonte: QuiNewsAmiata.it

Autore: QuiNewsAmiata.it

Alla fine sono arrivati anche i licenziamenti per un’azienda tra le più importanti di tutto il territorio. La vicenda di Floramiata era stata al centro dell’incontro del 2 settembre tenuto in Regione e al quale avevano partecipato la Regione, con il consigliere per il lavoro Gianfranco Simoncini, la Provincia di Siena, il Comune di Piancastagnaio, l’Unione dei Comuni Amiata Vald’Orcia, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti Floramiata Servizi, il commissario giudiziale e il liquidatore di Floramiata spa.

Da ogni attore era arrivata la richiesta e l’auspicio per la continuità produttiva della Floramiata e per la salvaguardia dell’occupazione. Concetto ribadito da Simoncini che aveva battuto l’accento sull’utilizzo della geotermia e invocato un piano concordatario credibile.

L’azienda si era detta disponibile a prendere in esame il piano concordatario e industriale della Floramiata Servizi Srl prima dell’udienza per il concordato preventivo. L’incontro in Regione, infatti, era avvenuto proprio in vista dell’udienza del tribunale prevista per il 5 ottobre. Ma il concordato presentato dall’azienda non è stato giudicato credibile dal tribunale.

Un altro duro colpo all’economia del territorio, dopo la chiusura delle miniere e la ricerca di un alternativo “progetto Amiata”. Attorno a Floramiata ruotava un cospicuo indotto, di trasportatori, soprattutto che portavano i fiori dell’azienda in tutta Europa.

Aveva fatto ben sperare l’assunzione di una cinquantina di avventizi. Floramiata, pur fregiandosi di 22 ettari di serre e di 125 ettari di superficie, non è riuscita a sopravvivere per mancanza di un piano di restyling credibile e solido. Oggi anche i politici di Piancastagnaio e le istituzioni si muoveranno per capire se vi sia uno spiraglio per fronteggiare un terremoto di tale natura.