I progetti formativi potranno essere presentati dal giorno successivo alla pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione del prossimo 10 agosto e non oltre il 30 settembre 2016. Dovranno essere localizzati in specifiche aree territoriali puntualmente individuate nell’avviso, ed evidenziare in modo concreto il settore economico locale trainante, al fine di contribuire a combattere ed arrestare le sacche di disoccupazione e inattività.
"La formazione professionale rappresenta un formidabile strumento di sviluppo dell’intera economia, nonché di crescita del capitale umano e delle sue potenzialità nei confronti dell’inserimento lavorativo e della piena attuazione dei diritti di cittadinanza" sottolinea l’assessora Grieco. "Ma per raggiungere gli ambiziosi obiettivi previsti, il sistema della formazione professionale deve essere fortemente riconoscibile e strutturato in modo da soddisfare le aspettative di crescita e sviluppo professionale che i suoi cittadini chiedono".
In questo quadro, l’avviso pubblico per la chiamata di progetti di formazione territoriale è uno strumento di servizio e di opportunità di integrazione tra scelte individuali e mondo delle imprese, tra i bisogni dei territori e bisogni formativi di professionalità correlate alle filiere produttive. Per questo particolare attenzione sarà prestata nell’esame delle richieste di accesso al finaziamento di interventi di formazione territoriale provenienti dal mondo produttivo, che dovrà svolgere un ruolo di prim’ordine. Verranno finanziati esclusivamente percorsi professionalizzanti destinati a maggiorenni, disoccupati, inoccupati, inattivi iscritti al Centro per l’Impiego residenti o domiciliati in Toscana (se cittadini non comunitari, devono essere in possesso di regolare permesso di soggiorno che consente attività lavorativa).