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Fer elettriche, il Contatore segna oltre 5,7 mld

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Il GSE pubblica i nuovi dati in merito al “costo indicativo cumulato annuo degli incentivi” riconosciuti agli impianti alimentati da fonti rinnovabili diversi da quelli fotovoltaici

Fonte: rinnovabili.it

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Mentre tutti gli occhi del settore sono puntati sul Ministero dello Sviluppo Economico, in attesa del nuovo decreto per le fer elettriche, il GSE aggiorna sul proprio sito il Contatore oneri,  lo strumento operativo che visualizza il “costo indicativo cumulato annuo degli incentivi” riconosciuti agli impianti alimentati da fonti rinnovabili diversi da quelli fotovoltaici. I nuovi dati del Contatore, aggiornati al 31 gennaio 2015, segnano ben 5,769 miliardi di euro, dando conto dell’onere annuo potenziale, già impegnato anche se non ancora interamente sostenuto, degli incentivi riconosciuti agli impianti incentivati con il provvedimento CIP 6, con i Certificati Verdi o con le Tariffe Onnicomprensive ai sensi del D.M. 18/12/2008, agli impianti i cui Soggetti Responsabili hanno presentato richiesta di accesso agli incentivi ai sensi del D.M. 6/7/2012 a seguito di entrata in esercizio ed agli impianti ammessi ai registri in posizione utile o vincitori delle procedure di asta ai sensi del D.M. 6/7/2012.

 

Al calcolo del contatore concorrono tutti gli impianti che, alla data di riferimento del calcolo, risultano ammessi al beneficio degli incentivi, il che significa che di mese in mese, il perimetro degli impianti da considerare potrà ovviamente variare così come potranno evolvere tutte le variabili che concorrono al calcolo, quali, ad esempio, la ripartizione tra impianti “storicizzabili” e “non storicizzabili”. Alla data in questione non risultano incentivati Impianti Solari Termodinamici o da moto ondoso. Dei 5,7 miliardi di euro totali, oltre 3,16 miliardi appartengono ai Certificati Verdi e più di 1,73 miliardi alla Tariffa Omnicomprensiva; seguono gli oltre 525 milioni di euro di Registri e aste, i 213 milioni del CIP6 e i 127,8 milioni relativi agli impianti in esercizio secondo il DM 6/7/2012. In base all’art. 3 del D.M. 6/7/2012, il “costo indicativo cumulato annuo degli incentivi” non potrà  superare i 5,8 miliardi di euro annui.