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Fer elettriche: contatore oneri, mancano 0,03 mld al tetto

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Il GSE pubblica i nuovi dati in merito al “costo indicativo cumulato annuo degli incentivi” riconosciuti agli impianti alimentati da fonti rinnovabili diversi da quelli fotovoltaici

Fonte: rinnovabili.it

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Mentre la bozza del nuovo decreto sulle rinnovabili elettriche fa discutere e scaldare gli animi, il Gestore dei servizi elettrici ha aggiornato sul proprio sito il Contatore oneri,  lo strumento operativo che visualizza il “costo indicativo cumulato annuo degli incentivi” riconosciuti agli impianti alimentati da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico. Per la precisione al 30 aprile 2015, il costo indicativo annuo risultava infatti pari a circa 5,765 miliardi di euro.

Con una scadenza sempre più vicina (in base al D.M. 6/7/2012, il “costo indicativo cumulato annuo degli incentivi” non potrà  superare i 5,8 miliardi di euro annui), le preoccupazione sul fronte delle fer elettriche non si placano. Al contrario: i provvedimenti a carico di  eolico e mini-idro – con tagli se non addirittura blocchi – fanno prevedere un futuro tutt’altro che facile, una volta raggiunta la scadenza.

Ricordiamo che la cifra pubblicata dal Gestore dà conto dell’onere annuo potenziale, già impegnato anche se non ancora interamente sostenuto, degli incentivi riconosciuti agli impianti incentivati con il provvedimento CIP 6, con i Certificati Verdi o con le Tariffe Onnicomprensive ai sensi del D.M. 18/12/2008, agli impianti i cui Soggetti Responsabili hanno presentato richiesta di accesso agli incentivi ai sensi del D.M. 6/7/2012 a seguito di entrata in esercizio ed agli impianti ammessi ai registri in posizione utile o vincitori delle procedure di asta ai sensi del D.M. 6/7/2012. Al calcolo del contatore concorrono tutti gli impianti che, alla data di riferimento del calcolo, risultano ammessi al beneficio degli incentivi, il che significa che di mese in mese, il perimetro degli impianti da considerare potrà ovviamente variare così come potranno evolvere tutte le variabili che concorrono al calcolo, quali, ad esempio, la ripartizione tra impianti “storicizzabili” e “non storicizzabili”.

Degli oltre 5,7 miliardi di euro totali, oltre 3,1 miliardi appartengono ai Certificati Verdi e più di 1,8 miliardi alla Tariffa Omnicomprensiva; seguono gli oltre 476 milioni di euro di Registri e aste, i 199 milioni del CIP6 e i 146,2 milioni relativi agli impianti in esercizio secondo il DM 6/7/2012. Alla data in questione non risultano incentivati Impianti da moto ondoso ma  il Conto Energia per il Solare Termodinamico segna invece un costo indicativo annuo di 1,3 milioni di euro, assegnati a 3 impianti per una potenza totale di 776 MW.