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EOLICO, a Firenzuola il vento è cambiato…

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Di recente la giunta regionale ha recepito il parere negativo della commissione per il progetto di parco di Pascoli di Firenzuola.

Fonte: La Nazione, Cronaca di Firenze – Pagina Mugello-Valdisieve

Autore: Paolo Guidotti

EOLICO, a Firenzuola il vento è cambiato. O meglio, il vento sembra cambiato in Regione Toscana. Che dopo aver dato due anni fa il via libera al parco eolico di Carpinaccio, ora sta bocciando tutti gli altri progetti. Di recente la giunta regionale ha recepito il parere negativo della commissione per il progetto di parco di Pascoli di Firenzuola. E ora, lo dice lo stesso sindaco firenzuolino Claudio Scarpelli, è prossima la bocciatura di un altro progetto, quello previsto sul monte Faggiola.
Scarpelli è critico. «Non entro in merito ai giudizi tecnici, che non mi competono. Ma se si boccia un impianto come quello della Faggiola, che non è in aree protette, è distante e non visibile né dal capoluogo né da nessuna frazione di rilievo, ma solo da alcune case sparse, non è in area boscata, è sufficientemente vicino alle vie di comunicazione tanto da non richiedere stravolgimenti del territorio ed eccessivi movimenti terra, se si boccia anche un impianto del genere, si fa prima a dire che l’eolico, in questo territorio, non lo si può fare. Smettiamo di perder tempo e di far perdere tempo con altri progetti. Perché le problematiche sull’avifauna sono presenti ovunque, è naturale che ci siano».
Il sindaco non si ferma: «Allora si abbia il coraggio di rivedere completamente le politiche energetiche e la Regione dica con chiarezza che il grande eolico a Firenzuola non è possibile. Ci dicano che il territorio non è vocato. Faranno risparmiare tempo a tutti, tempo e risorse pubbliche».
Altri progetti di impianti eolici erano ipotizzati a Bruscoli, a Piancaldoli, e anche sul monte Gazzarro, a Panna. «Non credo ce ne saranno le condizioni». E per il comune di Firenzuola, dice Scarpelli, la bocciatura della Faggiola non è una buona notizia: «Siamo favorevoli al grande eolico, naturalmente con le dovute garanzie — dice il sindaco —, perché questi impianti erano per noi l’unica possibilità di supplire alle entrate che presto non avremo più derivanti dalla discarica. L’eolico era una grande opportunità per mantenere il livello dei servizi ai nostri cittadini. La discarica porta 800 mila euro l’anno, con la costruzione di tre parchi eolici riuscivamo a introitare all’incirca questa cifra. E la discarica chiuderà fra tre anni circa».