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Energia, Rinnovabili, Italia: Il ruolo delle rinnovabili termiche nella Strategia Energetica Nazionale

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AIEL: «Ampi margini di crescita in tutti i settori, dalla geotermia al solare termico, dalle pompe di calore alle biomasse»

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Tra gli obiettivi della Strategia Energetica Nazionale (SEN) elaborata dai Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico, l’Associazione Italiana Energie Agroforestali (AIEL) si concentra sul 28-30% di energia termica rinnovabile nei Consumi Finali Lordi che il documento pone come obiettivo da raggiungere al 2030, partendo dall’attuale valore di 19,2%.

«Un balzo di 10 punti percentuali in dieci anni che può essere raggiunto solo attraverso una visione integrata delle diverse tecnologie delle rinnovabili. Esistono – spiega il direttore di AIEL Marino Berton – ampi margini di ulteriore crescita in tutti i settori, dalla geotermia al solare termico, dalle pompe di calore ad alta efficienza alle diverse declinazioni della valorizzazione energetica delle biomasse».

Per traghettare l’Italia verso l’obiettivo del 27% di energia da fonti rinnovabili al 2030, infatti, è necessario sottolineare l’apporto delle rinnovabili termiche, che «rappresentano la principale tipologia energetica rinnovabile consumata nel nostro Paese: 10,6 Mtep secondo il report 2015 del GSE».

Come diffonderne ulteriormente l’impiego? In Italia «il 55% degli impianti domestici alimentati a legna – notano da AIEL – è stato installato prima del 2000: oltre 4,5 milioni di apparecchi hanno più di venti anni e la loro sostituzione con generatori a biomasse legnose di moderna concezione potrebbe determinare uno straordinario miglioramento di efficienza e il più che dimezzamento delle emissioni», da incentivarsi grazie a quanto previsto dal Conto Termico.

Un contributo fondamentale non potrà poi che arrivare dalla geotermia, come già osservato dall’EGEC a livello europeo, dato che nel 2030 si stima che il 40% del consumo finale di energia in UE sarà assorbito dal riscaldamento e raffreddamento: per far fronte a queste esigenze geotermia, solare termico, aerotermia, biomasse dovranno incrementare il loro apporto in modo significativo.