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El Tatio: la geotermia da Larderello al Cile

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Nel 1923 il Sig. Tocchi della “Larderello Spa”, dopo tre mesi di perlustrazioni nella zona di El Tatio, in Cile, ipotizzava la costruzione di una centrale

Fonte: Intoscana.it

Autore: Intoscana.it

“Il Signor Tocchi aveva ragione”.
Con questa breve e soddisfatta chiosa il Responsabile della Produzione
Geotermica di Enel Green Power, Lio Ceppatelli, ha commentato
l’eccellente risultato raggiunto a El Tatio, in Cile, in collaborazione
con i colleghi di Enel Latin America.
Nel gennaio 1923, infatti,
il Sig. Tocchi, dipendente della “Larderello Spa”, dopo tre mesi di
permanenza in Cile per studiare le rilevanze geologiche e geochimiche
della zona di El Tatio, sulle Ande ad oltre 4.500 metri di altezza,
concludeva la sua relazione con queste parole: “Essendomi occorso, in
altra occasione di dover tradurre in cifre ad uso di persone d’affari
le mie impressioni su Tatio, parlai della possibilità di installarvi
una centrale di 50.000 kW, ritenendo, come ritengo ancora in base alle
cose sopra dette, che tale potenza vi sia perfettamente raggiungibile,
purchè la prosecuzione dei così ben avviati lavori di sondaggio,
confermi la pratica possibilità di ottenervi il vapore nelle volute
condizioni di temperatura e composizione chimica.”
Una previsione,
quella del Sig. Tocchi, lungimirante visto che oggi Enel Green Power
può confermare quell’intuizione che allora appariva qualcosa di più
lontano di una profezia: la Società del Gruppo Enel dedicata allo
sviluppo e gestione delle attività di generazione di energia da fonti
rinnovabili in Italia e nel mondo ha infatti concluso con successo
l’attività di perforazione del primo pozzo profondo nell’area di El
Tatio, individuando a profondità comprese tra i 1.600 ed i 1.700 metri
zone fratturate con fluidi ad alta temperatura di circa 230°. I test
preliminari hanno evidenziato una produzione del pozzo corrispondente
alla potenza elettrica di oltre 5 MW, il che conferma la realizzabilità
della centrale da 50.000 kW preconizzata dal Sig. Tocchi.
Prima di
Enel, dal 1923 fino agli anni ’90, molti soggetti si erano cimentati
sul territorio di El Tatio: si sono succeduti aziende energetiche
neozelandesi, che hanno perlustrato la zona dal 1969 al 1975, americane
ed infine cilene tra gli anni ’80-’90, tutte senza ottenere alcun
riscontro positivo, a causa di un’attività mineraria impegnativa e
complessa dal punto di vista logistico che avrebbe necessitato di
onerosi investimenti.
Oggi Enel Green Power e la sua società Enel
Latin America hanno raggiunto un risultato diverso, grazie
all’esperienza maturata nel corso degli anni: una storia che ha visto
indiscussi protagonisti Enel e Larderello, capaci di maturare uno know
how che adesso costituisce un patrimonio ineguagliabile al mondo e che
consente di centrare obiettivi come quelli di El Tatio, dove gli scavi
di perforazione del primo pozzo profondo hanno confermato pienamente le
previsione tecniche assunte in fase di impostazione dell’investimento.