L’assessore regionale all’ambiente e alla Protezione civile Federica Fratoni lo ha ricordato intervenendo al convegno "Protezione Civile, una pianificazione integrata per le Crete senesi" organizzato ad Asciano (Si).
"Il percorso già intrapreso a seguito del passaggio di competenze – ha proseguito Fratoni -, porterà nel prossimo futuro a un nuovo assetto orientato a mantenere la qualità di quanto già esisteva e potenziare l’efficienza. Per questo, l’auspicio è che i Comuni interessati mettano in atto una gestitone associata del sistema, che in casi di piccoli comuni come quelli di questi territori, è fondamentale per la gestione dell’emergenza. E che presto ci si possa dotare di un piano di protezione civile anche intercomunale che è un punto di riferimento sostanziale in cui si individuano l’organizzazione nell’emergenza e le procedure del soccorso per superarla. Non a caso – ha detto ancora – la Regione ha recentemente trovato un accordo con ANCI Toscana perché i piani siano accessibili per via informatica, un sistema di informazione e comunicazione utile anche ai cittadini perché siano in grado di affrontare le emergenze dovute al maltempo e reagiscano in modo responsabile e integrato con le autorità".
Già stamani il responsabile della Protezione civile regionale e i funzionari sono stati negli uffici di Siena per valutare il necessario al funzionamento del sistema di questa provincia e in particolare della Sala operativa, sia per gestire l’ordinario che l’emergenza.
Nelle prossime settimane l’analisi sarà estesa a tutte le province per individuare soluzioni mirate e calibrate alle varie realtà.
Crete senesi e Val d’Arbia, territori fragili
Due eventi alluvionali in soli 22 mesi nei comuni delle Crete senesi e della Val d’Arbia. Il primo il 20 e 21 ottobre 2013 con l’esondazione dei fiumi Ombrone e Arbia e i torrenti minori, con la dichiarazione dello stato d’emergenza per i comuni di Asciano, Buonconvento, Monteroni d’Arbia, Rapolano, San Giovanni d’Asso.
Il secondo, il 24 e 25 agosto 2015, con una nuova esondazione dell’Ombrone, Arbia e torrenti minori con la conseguente dichiarazione dello stato d’emergenza.