Secondo il nuovo rapporto An energy revolution is possibile, con le fortune personali dei 782 paperoni più ricchi della Terra si potrebbero generare energie rinnovabili per America Latina, Africa, e gran parte dell’Asia, ovvero per la metà delle persone che abitano il Pianeta. Il conto è presto fatto: 5.148 miliardi di dollari di investimenti supplementari basterebbero a generare elettricità 100 per cento rinnovabile entro il 2030. Si tratta di un investimento pari alla ricchezza attualmente detenuta dallo 0,00001% della popolazione mondiale, ovvero 782 persone. Il rapporto non suggerisce che la ricchezza di alcuni individui può o dovrebbe essere utilizzata direttamente finanziare le rinnovabili, ma che gli ordini di investimento di cui si parla sono alla portata dei Paesi più ricchi se solo la volontà politica si esprimesse in questo senso.
Lo studio è stato redatto da Friends of the Earth International e presentato a 7 giorni dall’inizio del Summit sul Clima COP 21 a Parigi che partirà il prossimo 30 novembre per chiudere il 12 dicembre. Nel rapporto è dimostrato che esistono finanziamenti che sostengono la rivoluzione energetica, mentre la volontà politica di guidare la trasformazione è finora incredibilmente assente.
Ma vediamo come i patrimoni dei paperoni (o di alcuni Stati, ad esempio) potrebbero effettivamente rivoluzionare il sistema di produrre energia senza che questa inquini:
– La ricchezza di 53 paperoni potrebbe alimentare tutta l’Africa con il 100 per cento di energie rinnovabili entro il 2030;
– La ricchezza di 32 paperoni potrebbe alimentare la maggior parte dell’America Latina con il 100 per cento di energie rinnovabili entro il 2030.
Ecco la lista delle 20 ersone più ricche della Terra:
Bill Gates
Carlos Slim Helu & family
Amancio Ortega
Warren Buffett
Larry Ellison
Charles Koch
David Koch
Sheldon Adelson
Christy Walton & family
Jim Walton
Liliane Bettencourt & family
Stefan Persson
Alice Walton
S. Robson Walton
Bernard Arnault & family
Michael Bloomberg
Larry Page
Jeff Bezos
Sergey Brin
Li Ka-shing
Dice Sam Cossar-Gilbert di Friends of the Earth:
Questo rapporto è un campanello d’allarme per i responsabili politici e dei governi. Il nostro mondo deve affrontare due crisi distruttive e intrecciate – crescente disuguaglianza e i cambiamenti climatici. È giunto il momento di affrontarle insieme.
Sotto accusa la produzione di energia da combustibili fossili considerata la principale causa delle elevate emissioni di CO2 responsabili dei cambiamenti climatici.
Dipti Bhatnagar,coordinatore Giustizia clima e energia per Friends of the Earth International ha detto:
“Business as usual ha ora più di un’opzione. Le emissioni di CO2 continuano ad aumentare. Abbiamo bisogno di una rivoluzione energetica. La trasformazione di energia non comporta solo il passaggio dai combustibili fossili alle energie rinnovabili, ma anche una trasformazione più profonda tra cui la condivisione democratica delle risorse energetiche rinnovabili.
I confronti con ricchezza individuale sono stati utilizzati come un duro monito, infatti i finanziamenti per arrestare i cambiamenti climatici sono sicuramente disponibili.
