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Con General Electric 600 milioni di dollari di investimenti in Toscana, grazie anche al Sesta Lab

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Lanciato a Firenze il Progetto d’investimento Galileo: General Electric torna a puntare sul territorio

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

È stato sottoscritto domenica 31 gennaio il protocollo d’intesa per il Progetto d’investimento Galileo, siglato a Firenze tra Regione Toscana, presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dello Sviluppo Economico, Ge Oil&Gas e Nuovo Pignone: obiettivo, un investimento complessivo di 600 milioni di dollari (400 da parte di General Electric e 200 di co-finanziamento pubblico) per creare in Toscana un centro di eccellenza mondiale per lo sviluppo di turbine e compressori nel settore oil & gas.
Nello specifico, entro tre mesi dalla firma le parti si impegnano a sottoscrivere un Accordo di programma quadro per il quinquennio 2016-2020, che preannuncia importanti ricadute sul territorio, sia economiche sia occupazionali. «Il rapporto tra Toscana e Ge Oil&Gas – ha commentato il presidente della Regione, Enrico Rossi – si è rafforzato in questi ultimi anni come testimoniato dai sempre più massicci investimenti dell’azienda e dall’incidenza della propria attività sul Pil regionale, pari al 4,6%. Senza poi dimenticare che Ge in Toscana – sulla base di uno studio condotto da Irpet – dà lavoro, tra dipendenti diretti e indotto, a circa 34 mila persone»
La collaborazione tra Regione e Nuovo Pignone-Ge Oil&Gas si sviluppa tramite molteplici attori, e non a caso il presidente Rossi ha citato i numerosi «progetti di ricerca ed innovazione, in collaborazione con il sistema universitario e Pmi locali» e i «laboratori congiunti e sperimentali, ad esempio Sesta Lab».
Un laboratorio, quello di Sesta, che rappresenta una scommessa vinta da parte dei Comuni geotermici toscani, che attraverso Cosvig hanno investito 10 milioni di euro (più altri 7 finanziati dalla Regione) per rilanciare a Radicondoli (SI) uno dei principali laboratori a livello globale per l’esecuzione di prove sui combustori di turbine a gas in condizioni e scala reali: solo altri 4 laboratori al mondo, ad oggi, hanno le caratteristiche possedute da Sesta Lab, e nessuno di questi è così vicino -geograficamente- agli impianti di Nuovo Pignone-Ge Oil&Gas. Il laboratorio, come ha spiegato il presidente e ad di Nuovo Pignone, Massimo Messeri, avrà «un ruolo centrale nel nuovo progetto. Ogni modello di macchina che verrà ingegnerizzato, dovrà passare di lì. Ogni test che dovrà confermare le ipotesi ingegneristiche sulle turbine dovrà essere effettuato lì. A Sesta devono scaldare i motori e prepararsi a ulteriori ampliamenti».
Quando il protocollo d’intesa firmato a Firenze avrà portato i suoi frutti, «il fatturato di Ge in Toscana crescerà del 50% – ha sottolineato il presidente Rossi – così come il tasso occupazionale sul territorio». Un risultato importante per tutti, cui ha contribuito non poco la presenza del Sesta Lab e la lungimiranza degli investimenti resi possibili grazie all’utilizzo della risorsa geotermica in Toscana.