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Cibo, Sostenibilità, Toscana: Le aree geotermiche toscane protagoniste di “Gusto Pulito” e “Comuni Rinnovabili”

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Mentre sono in corso le gite del progetto in collaborazione con Slow Food Toscana, CoSviG si prepara ad intervenire come relatore durante la presentazione del rapporto di Legambiente

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Dopo gli appuntamenti tenutisi con successo l’8 e il 10 Maggio (rispettivamente a Radicondoli e a Sasso Pisano), si avvicinano al giro di boa per questo 2017 le gite di Gusto Pulito, il progetto «finalizzato – come spiega Slow Food Toscana – alla promozione delle sinergie tra i piccoli produttori, presenti nelle zone ad alta vocazione geotermica della Toscana e il Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche che si occupa di valorizzare le energie rinnovabili, relazionandosi con il tessuto produttivo di tali aree».

Anche quest’anno dunque i giovani studenti avranno modo di guardare ad un territorio con nuovi occhi, apprezzandone le possibilità di sviluppo sostenibile grazie al progetto Gusto Pulito, che proprio quest’anno taglia il traguardo del primo decennale: protagoniste come sempre le aziende della Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili, grazie alle quali gli studenti potranno toccare con mano che cosa significa realizzare prodotti gastronomici secondo i principi del “Buono, Pulito e Giusto”; il programma ufficiale delle “Gite di Gusto Pulito” continuerà fino al 29 maggio, toccando anche il territorio di Monterotondo Marittimo.

Esattamente 10 giorni dopo CoSviG sarà sotto i riflettori della presentazione dell’annuale rapporto “Comuni Rinnovabili” da parte di Legambiente. Il Direttore Generale del Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche, Sergio Chiacchella, è stato infatti invitato dall’associazione ambientalista come relatore per raccontare l’esperienza delle aree geotermiche all’interno del tema “Rinnovabili, Agricoltura, Cibo di Qualità”.

Quest’anno il rapporto (che sarà presentato a Roma l’8 giugno a partire dalle ore 10, nell’Auditorium del GSE in via Maresciallo Pilsudski 98) fotografa e racconta due novità. «La prima – spiegano da Legambiente – riguarda il territorio italiano. Dove continua lo sviluppo di una generazione sempre più distribuita e integrata nei territori (con tante buone pratiche raccontate sul sito comunirinnovabili.it), che ha aiutato diverse aziende agricole nel rafforzare produzioni di qualità. La seconda novità viene invece dall’Europa. Perché l’autoproduzione da fonti rinnovabili, attraverso il ruolo dei prosumer e delle comunità energetiche, è al centro della nuova Direttiva europea in corso di approvazione. Capire le novità e opportunità di un modello di generazione dove si incrociano innovazioni negli impianti e nelle reti, nei sistemi di accumulo e di gestione è una sfida quanto mai interessante per la crescita delle rinnovabili in Italia e nel Mediterraneo».


Programma/Locandina Comuni Rinnovabili