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Cibo e disastro ambientale perché la sinistra non ne parla?

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A Scandicci l´intervento di Carlo Petrini al parlamento toscano di Terra Madre.

Fonte: La Repubblica – Firenze

Autore: Carlo Petrini

“Per
rinnovare la democrazia occorre un progetto che punti su costumi
morigerati, ecosostenibilità e valorizzazione delle economie locali”

«Intorno
alla questione del cibo ruotano tutti i temi del disastro ambientale.
E la sinistra italiana continua a non riflettere su questo».
L´accusa è del presidente di Slow Food, Carlo Petrini, ieri al
Teatro Studio di Scandicci per il «Parlamento della rete toscana di
Terra Madre», momento di incontro tra tutti gli operatori del
territorio appartenenti alla rete nata per la diffusione e la
valorizzazione delle produzioni locali. Un grido d´allarme rivolto
anche al governatore toscano Claudio Martini, con lui sul palco, che
ammette: «E´ giunto il momento che i temi della terra e della
sostenibilità inizino ad essere al centro delle politiche pubbliche.

Limitarsi
a sostenere certe iniziative non è più sufficiente». Un compito
che, tuttavia, il presidente della Regione delega alla prossima
legislatura: «Dopo dieci anni di esercizi ginnici di preparazione,
adesso siamo pronti».
Per Slow Food e Terra Madre, la questione
dell´alimentazione assume i contorni di una precisa scelta di campo:
partire dal cibo per affrontare i temi globali del nostro tempo,
dalle risorse energetiche alla sostenibilità ambientale, dalla
difesa delle economie locali alla democrazia partecipativa, passando
per l´educazione e i diritti. Il tutto di fronte all´indifferenza
della politica: «Loro continuano a vederci come quelli che fanno le
salsicce, non hanno capito niente».

«Partendo
dalla nostra esperienza di gastronomi – continua Petrini – siamo
arrivati ad essere soggetti politici di straordinaria importanza. E
questo perché il cibo è al centro della più grande contraddizione
del nostro tempo: da una parte il fatto che la produzione alimentare
ha al 70 per cento la responsabilità del disastro ambientale,
dall´altra quello che un miliardo di persone nel mondo soffrono e
muoiono per la fame».
Di fronte a tutto questo, secondo il
presidente di Slow Food, l´unica risposta è un «nuovo umanesimo
che si poggi sulla morigeratezza dei consumi, sulla sostenibilità
ambientale e sulla valorizzazione delle economie locali, che sono la
base per costruire una nuova democrazia partecipativa». In questo
senso, però, Petrini si dice «preoccupato dall´assordante silenzio
della sinistra»: «Tanto più – spiega – che oggi è la Lega ad
appropriarsi di temi come l´identità, il territorio, l´agricoltura:
stanno costruendo un´ideologia sulle nostre ceneri e nessuno fa
niente per contrastarli».

È
d´accordo Martini, secondo cui «la crisi dell´attuale modello
economico, quello finanziario, apre intere praterie culturali da
sfruttare finché si è in tempo». Per lui la vera domanda, in
questo senso, è «come far diventare un nuovo modello di sviluppo
carne viva delle politiche di tutti i giorni»: «Bisogna fare in
modo che il tema della sostenibilità non si limiti a essere un
corollario, ma diventi un elemento unificante e coordinante di queste
politiche. Non sarà facile – conclude – ma in Toscana qualche
condizione per provarci esiste».
Per Terra Madre Toscana
l´incontro di ieri è stata l´occasione per fare un bilancio delle
iniziative intraprese nei due anni trascorsi dal primo incontro di
Chianciano Terme e per presentare nuove “linee d´azione”
per il futuro, in vista di un nuovo appuntamento nel 2010. Tanti i
progetti presentati: dalla costituzione di un centro di formazione
per le energie rinnovabili, in Val di Cecina, dove già esiste un
incubatore per le imprese che utilizzano la geotermia, e dove
ospitare in futuro stage per gli allievi dell´Università di scienze
gastronomiche, a una Fondazione Slow Food per la biodiversità; dalla
rete dei Vignerons d´Europes, collegata a una serie di locali
convenzionati, all´iniziativa “Archeoslow” per la storia
della cultura alimentare, fino all´ultima nata, la rassegna di
musica popolare e cucina “Slow folk”, realizzata in
collaborazione con l´Istituto Ernesto De Martino, che ha preso il
via proprio ieri al castello dell´Acciaiolo di Scandicci. È stato
presentato, infine, il “Terra madre day”, giornata
internazionale del mangiare locale che si terrà il prossimo 10
dicembre.