Home Geotermia News C’è anche la geotermia nell’autonomia regionale differenziata chiesta dalla Toscana

C’è anche la geotermia nell’autonomia regionale differenziata chiesta dalla Toscana

Giani: «Una maggiore autonomia e una maggiore capacità di riequilibrio dei poteri tra Stato e Regioni è importante e sono convinto che troveremo orecchie attente in Francesco Boccia», il nuovo ministro per gli Affari regionali

865
0
CONDIVIDI
Eugenio Giani al Ministro Francesco Boccia: "La Toscana deve essere parte nella valutazione dei beni culturali, della geotermia, delle concessioni autostradali. Una maggiore autonomia e una maggiore capacità di riequilibrio dei poteri tra Stato e Regioni è importante"

Giani: «Una maggiore autonomia e una maggiore capacità di riequilibrio dei poteri tra Stato e Regioni è importante e sono convinto che troveremo orecchie attente in Francesco Boccia», il nuovo ministro per gli Affari regionali


Il presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Eugenio Giani, appena insediato il nuovo Governo nazionale ha rivolto una lettera in tema di autonomia regionale differenziata al neoministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, spiegando che «la Toscana deve essere parte nella valutazione dei beni culturali, della geotermia, delle concessioni autostradali. Una maggiore autonomia e una maggiore capacità di riequilibrio dei poteri tra Stato e Regioni è importante e sono convinto che troveremo orecchie attente in Francesco Boccia».

Con la sua lettera il presidente Giani – che nel corso del recente Consiglio regionale straordinario svoltosi a Larderello ha voluto sottolineare che «la Toscana non rinuncia alla geotermia, un suo elemento d’identità nel mondo» – ha richiamato infatti l’attenzione del ministro «sulla questione dell’autonomia regionale differenziata, che finora era stata considerata dal governo giallo-verde solo per Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. In realtà vi è la necessità che il nodo dell’autonomia venga affrontato in modo equilibrato, valorizzando le specificità delle singole Regioni da nord a sud».

Come noto, infatti, già attraverso la risoluzione n. 163 del 13 settembre 2017 di “avvio delle procedure finalizzate all’attribuzione di condizioni particolari di autonomia ai sensi dell’articolo 116, comma terzo, della Costituzione”, il Consiglio regionale della Toscana ha impegnato la Giunta ad attivare l’iter necessario per dare impulso alla procedura per definire un’autonomia regionale differenziata.

Un ambito all’interno del quale è stata da subito posta anche la geotermia, in un’ottica di spiccata sostenibilità ambientale: da una parte il governo regionale ha infatti chiesto a suo tempo per la Toscana che venga riconosciuta “la competenza della Regione in tutti i casi in cui la legge regionale preveda una maggior tutela, con la conseguenza speculare che non si applicheranno nel territorio della regione Toscana le leggi dello Stato che prevedano una minor tutela rispetto a quella garantita dalla normativa regionale”, e dall’altra “richiede una procedura ad hoc per le future leggi regionali” che preveda “un confronto nel merito tra lo Stato e la Regione, da effettuarsi nella fase antecedente all’approvazione della proposta di legge regionale da parte della Giunta”.