Home Cosvig Amiata: Enel: «Il piezometro non è impazzito»

Amiata: Enel: «Il piezometro non è impazzito»

1174
0
CONDIVIDI
Oscillazioni anomale, per la società è stato solo un inconveniente tecnico: nessuna connessione con i rischi della geotermia

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

Autore: Fiora Bonelli

L’apertura di Bagnore 4 col piezometro “impazzito” non c’entra un bel nulla. Enel green power, in riferimento alle prese di posizione sul piezometro di Poggio Trauzzolo, si dichiara «assolutamente allibita per il modo in cui vengono strumentalizzati i dati, senza considerare minimamente la verità scientifica delle rilevazioni. Infatti il piezometro in questione (“David Lazzeretti”) ha fatto registrare l’oscillazione di qualche decina di centimetri intorno alla data del 25 novembre, fatto che è stato collegato alle attività di l’avvio di Bagnore 4: invece non esiste alcun nesso di “causa effetto” tra l’avvio della Centrale e questa oscillazione o più in generale con i livelli della falda idropotabile. Tali affermazioni, prive di fondamento scientifico, forniscono spiegazioni sommarie e creano allarmi ingiustificati». Invece secondo le rilevazioni Enel «i dati dei piezometri e dei livelli sono in continua risalita, come dimostrato dall’andamento di tutti i piezometri e come confermato anche dal gestore Acquedotto del Fiora, sulla base di dati reali. L’andamento del livello della falda idropotabile – prosegue Enel – è esclusivamente correlato alla piovosità/nevosità (con un disallineamento dovuto ai tempi di corrivazione dell’acqua nel sottosuolo). Del resto, dal 1990 a oggi la portata è rimasta praticamente la stessa, gli studi scientifici e i documenti hanno sostanzialmente concluso che non c’è collegamento idraulico tra il bacino acquifero idropotabile dell’Amiata e il campo geotermico; la portata delle sorgenti dell’Amiata non è dipendente dalla produzione di vapore. I pozzi geotermici raggiungono la profondità di circa 4.500 metri di profondità, con tre pareti protettive di cemento e acciaio contro qualsiasi possibilità di scambio o perdita di fluidi, motivo per cui è tecnicamente impossibile ogni contatto con la falda acquifera, situata a circa 500 metri sul livello del mare a una distanza di migliaia di metri dai serbatoi geotermici che sono isolati da strati di rocce. Nel dettaglio, per dimostrare l’assoluta inconsistenza dell’allarme generato, basta valutare alcuni dati (disponibili in continuo alla Regione Toscana) riferiti ai piezometri (PZ 6 e PZ7) che acquisiscono, insieme a quello di Poggio Trauzzolo (David Lazzeretti), la misura del livello idrostatico in continuo dal maggio 2012: come si vede dai grafici, l’andamento dei livelli è perfettamente allineato con quello registrato dal piezometro regionale David Lazzaretti. La piccola oscillazione di livello nel piezometro Lazzaretti dei giorni intorno al 25 novembre è senz’altro dovuta – spiega Enel – a un’anomalia nella catena di misura, dal momento che non è riscontrabile sugli altri piezometri. A ulteriore conferma dell’anomalia in questione, si osserva che questa è riferita alla singola misura del giorno 25 dopo il quale i valori di livello registrati tornano allineati a quelli precedenti». Enel contesta dunque l’affermazione secondo cui «da quando sono in corso le manovre di attivazione dell’impianto di Bagnore 4, il piezometro di Poggio Trauzzolo sale e scende vertiginosamente da un giorno all’altro, come non era mai successo prima». «Quello che colpisce – incalza Enel – è l’assoluta disinvoltura con cui si tende a trasformare un probabile errore di rilevazione in un arco temporale limitatissimo, su un singolo piezometro, con una frase che allarga il singolo episodio a un ipotetico periodo molto più lungo senza che questo risponda a verità. Chiunque ha competenze tecniche e scientifiche può dedurre che si tratta di un inconveniente tecnico». Enel Green Power conferma di fare riferimento soltanto alla scienza che dimostrerà l’errore di rilevazione di una strumentazione, con i controlli della Regione Toscana.