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Amiata. Avviso pubblico per l’affidamento del Podere Cipriana

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L’Unione dei Comuni Amiata-Val d’Orcia, ha pubblicato i termini del bando per l’affidamento dell’unità immobiliare e dei 16 ettari di terreno circostanti, ubicati nel Comune di Abbadia S. Salvatore.
La scadenza per le domande è per il prossimo 15 Marzo 2017.

Fonte: AmiataNews.it

Autore: Marco Conti

E’ stato pubblicato dall’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia, lo scorso 11 Gennaio, in esecuzione della deliberazione della Giunta esecutiva n. 3 del 04/01/2017, l’avviso pubblico per l’affidamento in concessione del Podere Cipriana e dell’area agricola circostante pari a un’estensione di 16 ettari, destinata al recupero ai fini produttivi, così come previsto dalla Legge Regionale Toscana n° 39/2000 (ex art. 42) e del Regolamento Forestale della Regione Toscana approvato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n°48 del 2003 (art. 80 bis).

Al bando, che scadrà il 15 Marzo 2017 e che prevede, ad oggi, l’apertura delle buste il successivo 30 Marzo, potranno partecipare sia persone fisiche che soggetti giuridici, che, in base alle normative vigenti, sia loro possibile contrattare con la pubblica amministrazione, che non siano in stato di interdizione, inabilità o in quello di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo oltre a non avere in corso procedure per la dichiarazione di uno di tali stati. Non sono altresi ammessi a partecipare, soggetti che risultino morosi e/o in contenzioso con l’Unione dei Comuni e che siano non in regola con gli obblighi contributivi (irregolarità del DURC).

L’atteso bando, segue le volontà già espresse dall’Unione dei Comuni Amiata-Val d’Orcia durante lo scorso anno, presentate anche pubblicamente attraverso comunicazioni e incontri, come quello del 3 Agosto 2016 dal nome significativo “Poderi Pozzaroni e Cipriana: ritorno al passato. Ipotesi di agricolture di montagna”.

Una volontà che l’Ente concedente, vuole concretizzare attraverso una concessione ventennale, dando ampio spazio di operatività al futuro concessionario, così come ci dice, riassumendo alcuni elementi dell’avviso pubblico, il Responsabile del procedimento, il Dott. Piergiuseppe Montini: “Il bando, prevede la possibilità di svolgere un’attività agricola, turistica o agrituristica nell’area della Cipriana, senza particolari limitazioni sotto questo punto di vista e gli interessati dovranno presentare un apposito progetto di utilizzazione e valorizzazione. C’è di base l’obbligatorietà di creare, all’interno della struttura immobiliare, un punto di informazione turistica, attivo non necessariamente per tutto l’anno solare ed è ammessa la destinazione a dimora del custode o dell’imprenditore agricolo; c’è dunque la massima apertura da parte della concedente Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia. Sostanzialmente il concessionario potrà svolgere attività turistica o attività agricola con collegato un punto di informazione turistica o attività agrituristica.”

Il fabbricato, ubicato nella località omonima, all’interno del Comune di Abbadia San Salvatore (accatastato al Foglio 51, Particella 8), è composto da due piani: al piano primo 5 vani, 3 locali adibiti a servizi, 1 locale per centrale termica, 1 ripostiglio, superficie lorda complessiva mq. 180; al piano secondo 5 vani, 2 locali adibiti a servizi, superficie lorda complessiva mq. 180. Tutte le piantine sono consultabili direttamente presso gli uffici o attraverso il sito internet dell’Unione dei Comuni Amiata-Val d’Orcia, Il tutto è meglio descritto dalle allegate planimetrie. Sul posto un annesso composto da due locali, della superficie lorda complessiva di circa 60 mq. (Foglio 51, Particella 8) e una resede di circa 5.700 mq. (Foglio 51 Particella 8, Foglio 52 Particelle 141, 144, 145, 149, 152).

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“Oltre alla parte immobiliare, – continua il dott. Montini – il bando prevede la concessione da parte dell’Unione dei Comuni di 16 ettari di terreno, già ripuliti della parte boschiva, che dovranno essere riportati ad attività agricola entro tre anni dal rilascio della concessione; il tutto senza particolari limitazioni, se non quelle che i terreni in concessione non potranno essere utilizzati per realizzare impianti di arboricoltura da legno e l’esclusione di coltivazioni di noci e noccioli; inoltre, non sarà possibile allevare suini, animali ritenuti deleteri per il territorio interessato. Tutta l’attività agricola, dovrà essere di tipo biologico, col divieto di utilizzo di prodotti chimici o di sintesi per la produzione. Con questi vincoli, del resto limitati, l’Ente concedente, dà nel bando ampi spazi di operatività, così da favorire, il più possibile, idee imprenditoriali sia sotto l’aspetto agricolo che turistico.”

Ricordiamo che l’area della Cipriana, in un passato non molto lontano, parliamo della metà del secolo passato, prima del rimboschimento, fu già zona di produzione agricola, di pascolo e allevamento prevalentemente ovino, ma predisposto anche per quello bovino e caprino attività che, dunque, potrebbero essere riproposte dal concessionario vista la loro storicità.
Amiata_Foto_Aerea_Pozzaroni_Cipriana_1954“Oggi dobbiamo dire, che l’agricoltura non può essere legata a quella del secolo passato, vista la propria evoluzione, le esigenze e le opportunità del mercato. – prosegue il dott. Montini – Un’idea, solo per fare un esempio conosciuto anche sull’Amiata, potrebbe essere la produzione di frutti di bosco, vista anche la qualità ottimale del terreno e la possibilità di ricevere acqua per l’irrigazione dal sottostante “Laghetto verde” (circa 10.000 mc). In questo senso, come Unione dei Comuni, abbiamo iniziato a muovere concretamente dei passi e abbiamo già avuto l’autorizzazione per la fornitura di energia elettrica e iniziate le pratiche necessarie con il Genio Civile; queste procedure burocratiche dovranno comunque essere concluse dal concessionario, in quanto soggetto che utilizza il bene così come ben indicato nella documentazione relativa alla gara. Per quanto riguarda invece la parte immobiliare,prosegue il Responsabile del procedimento – abbiamo già provveduto a portare le forassiti necessarie per acqua ed energia elettrica, fino a cento metri dalla strada provinciale. L’Unione dei Comuni, in tal senso, ha valutato di far compiere al concessionario le opere necessarie per concludere il collegamento, sostenendolo attraverso un contributo fino a 70.000 Euro, importo ritenuto sufficiente per la copertura delle spese necessarie così che la Cipriana possa avere energia, acqua e fognatura. Nel caso in cui il concessionario vorrà invece approvvigionarsi sotto l’aspetto energetico con altri sistemi, come biomassa o altre forme compatibili di produzione di calore, è possibile ricevere dei finanziamenti in caso di ammissibilità. Ogni modo, per ottenere l’erogazione del contributo, il concessionario dovrà presentare adeguata documentazione e le spese ammissibili, saranno unicamente quelle per la parte progettuale e per la realizzazione delle opere. Il rifornimento dell’acqua potabile è possibile attraverso il collegamento alla sorgente dell’Acqua Passante. A tal proposito, dopo il parere favorevole della Regione, si stanno proprio in questi giorni avviando dei contatti con ENEL Green Power. perché proprietaria di un piezometro nei pressi della centrale, così da portare, con un tratto relativamente breve di poche centinaia di metri, acqua portabile alla Cipriana.”

Starà dunque allo spirito imprenditoriale del concessionario la riuscita dell’attività; 16 ettari, sono sicuramente un’area agricola interessante, dove, a periodi sarà possibile dedicare porzioni all’attività della coltivazione e del pascolo, così da ottimizzare e garantire il più possibile il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Probabilmente, sotto questo aspetto, l’impresa ideale, come intrinseco nelle parole durante il nostro colloquio,  sarà quella che farà “agricoltura”, un’impresa giovane, preparata anche sotto l’aspetto tecnologico e della comunicazione, con magari accanto persone già esperte e competenti del settore. Certamente un’opportunità di sviluppo che oltre la produzione, avrebbe ancor più significato attraverso la vendita dei beni agricoli; un percorso, del resto, inserito anche nello stesso bando, quando si indica che i prodotti coltivati e trasformati per la vendita dovranno avere il marchio di “prodotti dell’Amiata”

L’affidamento avverrà secondo il criterio di valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa con attribuzione di un punteggio complessivo massimo pari a 100 punti, così suddivisi: Valutazione progetto (fino a 66 punt); Tipologia di soggetto proponente (fino a 4 punti); Offerta economica (fino a 30 punti).

Come previsto nell’avviso pubblico, gli interessati “dovranno obbligatoriamente prendere visione degli immobili e dello stato dei lavori realizzati dall’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia relativamente alle infrastrutture idrica, elettrica e fognaria, previo appuntamento con l’Ufficio Forestazione dell’Ente (tel. 0577 787168 – 787181 interno 418 420 421 indirizzo e-mail: pg.montini@ucamiatavaldorcia.si.it).”

Tutta la documentazione è reperibile presso il sito dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia al seguente link: 

http://suap.uc-amiatavaldorcia.gov.it/ULISS-e/Bacheca/coatti03.aspx?id=136386&noFirma=E&bac_codice=6&nal=9